Boato a Quincinetto, si stacca un’altra frana “Qui tutto il versante sulla Dora è a rischio”
Paura nella notte di domenica scorsa, 24 aprile, tra i residenti dei paesi sul confine tra Piemonte e Valle d’Aosta, in particolare a Point-Saint-Martin e Carema, quando un forte boato, seguito da una nube di polvere proveniente dal versante montagnoso che si affaccia sul corso della Dora Baltea, ha fatto temere il peggio, cioè il disgregarsi del fronte roccioso in località Chiappetti, dove da anni insiste sulla sottostante autostrada A5 una frana storica e foriera di un costante scenario di criticità e di monitoraggio di sicurezza tramite sensori, in attesa di interventi risolutivi. Fortunatamente, però, anche se la situazione non si è presentata meno grave, l’origine del fragore era dovuta alla caduta di un masso di 5 metri di diametro da una zona lontana circa 1 chilometro a nord dalla frana più massiccia, in località Faretra Rotture del Comune di Quincinetto, vicino a Donnas. Il roccione, forse smosso dalle recenti piogge, è caduto a valle da un’altezza di 300 metri, fermandosi contro le protezioni predisposte tempo prima. Si è però anche frantumato, originando una cascata di blocchi più piccoli, alcuni dei quali sono piombati sulla strada comunale che porta alla centrale Cva e al cantiere del depuratore consortile in costruzione dall’Unité des Communes Mont Rose. L’arteria era già stata oggetto di precedenti chiusure, anche se il traffico era comunque solo limitato ai mezzi di servizio per l’area di lavoro e da lunedì è comunque preclusa a tutti per l’ordinanza emessa nel frattempo dal sindaco di Quincinetto Angelo Canale Clapetto. Non vi sono stati danni, a parte la morte di una pecora di un piccolo allevamento ovino nei pressi della zona di caduta, probabilmente colpita dai detriti. Torna quindi prepotentemente alla ribalta, qualora si fosse mai assopita, la minaccia di ulteriori cedimenti di versante franoso sui rilievi che dominano la valle della Dora.
«La situazione non può migliorare, l’intero versante è sempre stato a rischio. - commenta preoccupato il sindaco Angelo Canale Clapetto - Anche se si sono prese tutte le precauzioni del caso e si sta lavorando a futuri interventi da effettuare il più presto possibile ci troveremo sempre a fronteggiare uno scenario di forte pericolo».
Nella giornata di giovedì è stato indetto un incontro telematico da parte del Ministero delle Infrastrutture, in modo da fare il punto sulle tempistiche e i metodi di allestimento del maxi-vallo protettivo da realizzarsi lungo l’asse dell’autostrada Torino-Aosta, con interventi del Dipartimento della Protezione civile, della Prefettura di Torino, dell’Arpa, dell Comune di Quincinetto, dell’Università di Firenze, di Rete Ferroviaria Italiana - Rfi, di Eni, di Cva e della Società Autostrade Valdostane - Sav.