Crisi in Regione, trattative in stallo tra Lega o Rollandin Polemica sui lavori dell’ultimo Consiglio Valle
Avanti piano. E’ difficile vedere la famosa luce in fondo al tunnel della crisi di maggioranza in Regione. La riunione del Conseil Fédéral dell’Uv 10 giorni fa in buona sostanza ha «raffreddato» la pista dell’intesa con la Lega, facendo salire le quotazioni dell’accordo con i 2 di Pour l’Autonomie, vale a dire Marco Carrel e Augusto Rollandin. Nel primo caso sarebbe un 11 (Uv e Alliance Valdôtaine) più 11 (la Lega). Nel secondo un 18 (l’attuale maggioranza) più 2 (Marco Carrel e Augusto Rollandin appunto). Però su entrambe le ipotesi resistono i veti incrociati. A queste si aggiunge addirittura un terzo scenario: un 11 più 11 più 2, vale a dire Autonomisti più Lega più Carrel e Rollandin. Senza nessuna chance secondo i bene informati.
Il travaglio più grande è in casa Union Valdôtaine. Gli eletti spingono per l’accordo con la Lega, in testa a tutti Aurelio Marguerettaz per il quale si era ipotizzata anche la Presidenza della Regione. Accordo, sostengono, che garantirebbe stabilità. Però c’è il timore a riportare questa intesa al Conseil Fédéral: la base ha fatto capire che la Lega non sarebbe alleato apprezzato. Tanto più se l’intesa si prolungherebbe alle prossime elezioni politiche per il Parlamento, garantendo un candidato al Carroccio.
Dopo il «terremoto» del Conseil, nei giorni scorsi la situazione politica è passata all’esame degli organi di Alliance Valdôtaine e di Vallée d'Aoste Unie-Mouv'. «Sia le emergenze politiche che le urgenze amministrative non permettono alcuna perdita di tempo e neppure l'imporsi di volontà personalistiche che paralizzino l'operatività di governo» si legge in una nota. L'assemblea ha approvato all'unanimità un documento che «dà mandato alla commissione politica affinché si definisca in tempi brevi attraverso le apposite consultazioni una maggioranza salda che, tenendo conto della straordinarietà del momento, sancisca accordi programmatici e politici chiari, rispettosi dei valori della democrazia, dell'autonomia e dell'integrazione europea». Però di nuove consultazioni non c’è traccia, tantomeno un calendario, un’agenda. Nulla.
«A fronte dei passaggi di due consigliere del Pcp all'opposizione e di un esponente della Stella Alpina in Forza Italia, la maggioranza può contare al momento sul numero minimo di 18 eletti, con uno scarto di misura rispetto alla minoranza, che difficilmente può costituire garanzia di serenità e di continuità dell'azione di governo con il rischio di continue fibrillazioni». Serve un «allargamento della maggioranza che possa dare più stabilità e rinforzare l'attività amministrativa della Regione, in un momento di grave difficoltà, caratterizzato dal perdurare della pandemia e dalla guerra in Ucraina con i diversi e conseguenti risvolti negativi economici e sociali».
Eppure a 18 per qualcuno non si sta lavorando neppure così male. Soddisfazione per l'approvazione di «3 importanti provvedimenti» nell’ultima seduta del Consiglio Valle - e tra questi il piano rifiuti - è espressa per esempio dal coordinatore di Alliance Valdôtaine, Albert Chatrian. E in una nota, anche dai 5 consiglieri del gruppo Federalisti Progressisti-Partito Democratico. Per i quali è «un Consiglio che ha dimostrato di saper operare per assumere atti indispensabili per la comunità, confrontandosi in maniera franca e nel rispetto delle regole. Riteniamo che il Consiglio regionale sia il luogo delle scelte e delle decisioni su atti concreti e reali e non un agone dove scontrarsi su presunte crisi politiche».
«Consolidare l'attuale maggioranza e favorire un rilancio dell'azione di governo all'interno di un nuovo accordo politico che preveda un rafforzamento nell'ambito dell'area autonomista e progressista» è ciò che chiedono, in una nota congiunta, i gruppi consiliari Federalisti Progressisti-Partito democratico e Stella Alpina (Carlo Marzi) e il consigliere Claudio Restano che si sono incontrati «per confermare il futuro dell'esperienza della maggioranza in Consiglio regionale». I consiglieri confermano come «l'attuale maggioranza abbia ben operato in un periodo straordinariamente complesso e sia in grado di proseguire nell'azione di governo». I tre gruppi consiliari affermano di garantire in aula «tutti i voti di cui dispongono» e ribadiscono «la validità del programma su cui la maggioranza sta lavorando, che, mantenendo la sua caratterizzazione, deve proseguire nella sua azione di aggiornamento sia politico che amministrativo».
«Che l'eventuale accordo per una nuova maggioranza regionale debba passare attraverso l'ennesimo rinvio della discussione delle iniziative ispettive e di indirizzo presentate in Consiglio Valle è una circostanza che non condividiamo». Lo affermano i consiglieri regionali di Forza Italia Pierluigi Marquis e Mauro Baccega, commentando la decisione del loro gruppo di non ritirare le iniziative presentate in Consiglio Valle, convocato per mercoledì e giovedì, come ha fatto invece la Lega. Per Marquis e Baccega, «fuori da palazzo, alle manovre più o meno nascoste per la composizione di un nuovo governo, alle valdostane e ai valdostani interessa molto di più ricevere soluzioni ai loro problemi, quelli di tutti i giorni». «Chiediamo che si esca subito dall'ambiguità e lo si dica chiaramente - concludono -, di modo che chi ricopre ruoli di vertice possa trarre le dovute conclusioni, facilitando in questo modo la risoluzione della crisi».