Al museo di Fénis un festival dedicato alla tornitura a pertica

Al museo di Fénis un festival dedicato alla tornitura a pertica
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Lunedì 2, 3 e 4 maggio Museo dell’Artigianato Valdostano di tradizione di Fénis ha ideato un festival dedicato alla tornitura a pertica con ospiti nazionali e internazionali. Questo evento è la fase finale di #RiTorniamo, un’azione finanziata nell’ambito del Progetto di Cooperazione transfrontaliera Italia/Francia Alcotra 2014-2020 con capofila l’Assessorato regionale dell’Istruzione, Università, Politiche giovanili, Affari europei e Partecipate.

#RiTorniamo21 è un’azione culturale e educativa che nell’anno scolastico 2021-2022 ha coinvolto i ragazzi della scuola secondaria di 1° grado in azioni culturali sperimentali di apprendimento attraverso la manualità. La tecnica prescelta è la tornitura a pertica, una lavorazione allo stesso tempo antica e contemporanea, locale e internazionale. Questo percorso educativo, che coinvolge 9 classi di 4 istituti scolastici per un totale di circa 150 ragazzi, è iniziato nel mese di dicembre 2021 per poi accompagnare gli studenti per tutti i mesi invernali e primaverili del 2022.

#RiTorniamo21 ha visto in questi mesi il coinvolgimento dei ragazzi in una serie di incontri in classe a cura dell’équipe del museo che ha condiviso il lavoro di un museo di artigianato e ne ha raccontato il dovere di salvare dall’estinzione gli antichi saperi e la loro gestualità. Successivamente i ragazzi hanno partecipato ad una breve formazione con un videomaker professionista che ha insegnato loro i rudimenti del filmaking e ad usare i mezzi di comunicazione social a servizio della cultura.

Il festival è l’ultima tappa di questo percorso educativo tra comunicazione e manualità: durante i 3 giorni i ragazzi avranno modo di confrontarsi con il mondo dell’artigianato, con tornitori locali e internazionali, sperimentando una tecnica antica e allo stesso tempo imparando a raccontarla attraverso video e canali social. Gli studenti saranno allo stesso tempo attori e narratori di un sapere antico.

L’evento vede la partecipazione di importanti tornitori locali, nazionali e internazionali in un’ottica di scambio e confronto: Yoav Elkayam (Inghilterra), Amy Leake (Inghilterra), Lukasz Plaskowski (Francia), Giorgio Romani (Abruzzo), Martijn Van Gerwen (Paesi Bassi), Claude Veuillet (Svizzera) e poi i valdostani Rudy Mehr, Sergio Ferrol, Giuseppe Paoloni, Les Tourneurs de la Basse Vallée, Dante Marquet, Thierry Scandella e Emil Chappoz.

I ragazzi potranno conoscere artigiani provenienti da tutta l’Europa e provare a tornire a pertica e meccanicamente, ma dovranno anche documentare questo evento per creare un film documentario.

«Siamo molto soddisfatti di questo progetto educativo realizzato con i ragazzi - commenta la conservatrice-responsabile Nurye Donatoni - perché il nostro museo da sempre crede nell’investimento sulle nuove generazioni e sulla loro consapevolezza dell’artigianato. #RiTorniamo21 raccoglie l’eredità di due progetti realizzati in passato dal MAV: le medie artigianali e Ritorniamo 2012-2014. Il primo è stato un percorso educativo sperimentale con alcune scuole medie del territorio che abbiamo realizzato lo scorso anno, il secondo è un progetto culturale del museo nato per valorizzare l’antica tecnica della tornitura a pertica, sapere secolare che rischiava di scomparire nel mondo dell’artigianato, attraverso azioni di ricerca, divulgazione, esposizione, formazione e educazione. Il museo, nel suo ruolo di luogo di cultura, crede nell’importanza di promuovere azioni di confronto a livello europeo che possano offrire alle giovani generazioni e ai nostri artigiani la visione di un artigianato contemporaneo rispettoso della manualità antica».

«L’Ivat ha deciso di aderire a questo progetto - racconta il presidente Bruno Domaine - perché crede che sia importante far comprendere ai giovani che l’artigianato può essere una scelta formativa e lavorativa. Abbiamo bisogno di nuovi artigiani per assicurare il ricambio generazionale e per permettere al nostro artigianato di evolvere. Il confronto con altre realtà europee può farci riflettere sulla possibilità di dare vita a nuovi modi di fare artigianato più in sintonia con il territorio, la natura e la manualità semplice».

«Con il progetto abbiamo affrontato il tema dell’orientamento cercando di lavorare sulle attitudini degli studenti e sulla valorizzazione dei loro talenti per contrastare la dispersione scolastica - spiega Maurizio Rosina dell’Assessorato dell’Istruzione, Università, Politiche giovanili, Affari europei e Partecipate - I mestieri tradizionali sono uno dei possibili orientamenti dei giovani e con il MAV si è operato in questo ambito di interesse. Siamo soddisfatti dell’adesione da parte delle scuole: circa 150 ragazzi di cui 2 classi dell’Istituzione Scolastica Abbé Treves, 5 classi dell’Istituzione Scolastica Luigi Barone e 2 dell’Istituzione Scolastica Valdigne-Mont-Blanc».

Il progetto si concluderà ufficialmente con la “Réstitution”, 2 giornate di presentazione dei risultati: la prima è sabato 7 maggio ad Aosta dove i differenti partners presenteranno le azioni che hanno composto il progetto, la seconda è sabato 28 maggio a Verrès dove verranno lanciati i progetti futuri e verrà presentato il documentario realizzato dai ragazzi nell’azione #RiTorniamo21.

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