Virginie Deguillame, da Verrayes a Pantelleria grazie all’etnoecologia
Virginie Deguillame, 29enne di Verrayes, ha preso parte a uno stage nell’isola siciliana di Pantelleria dove ha compiuto degli studi di etnoecologia, vale a dire la disciplina che esamina il rapporto che intercorre tra l’uomo e la natura. Studi che successivamente sono stati argomento della tesi finale del master 2 conseguito presso l’Università di Palermo e in collaborazione con il Centre National de la Recherche Scientifique di Montpellier.
Recentemente ha scritto un libro, pubblicato dall’editore Parco Nazionale Isola di Pantelleria, riguardo alle sue ricerche e intitolato «L’isola di Pantelleria: alleanza di uomini e pietre, un’agricoltura mediterranea singolare», disponibile in italiano in versione cartacea e solo online in lingua francese.
«È iniziato tutto per interesse personale. - racconta Virginie Deguillame - ho frequentato il Liceo Classico ad opzione bilingue di Aosta, in quarta superiore sono stata negli Stati Uniti e poi ho studiato etnologia e comunicazione per 3 anni in Svizzera. Successivamente ho conseguito un master a Tolosa di socioantropologia alimentare. Quindi lo stage a Pantelleria, dove sono stata diverse volte e ho avuto modo di compiere ricerche riguardo alle tecniche agricole tradizionali utilizzate, la coltivazione della vite, del vitigno moscato, dello zibibbo, degli ulivi e dei capperi. Il mio studio si è concentrato sul modo in cui gli uomini si relazionano con il suolo, la terra, l’acqua, su come si adattano all’ambiente tramite la costruzione di terrazzamenti e le soluzioni che trovano non avendo risorse infinite, come per esempio l’acqua» afferma la giovane di Verrayes.
Nella famiglia di Virginie Deguillame è sempre stata presente l’attenzione verso la natura e il territorio. Suo padre, Hervé Deguillame, è il titolare dell’azienda vitivinicola La Vrille a Verrayes.
«Probabilmente mio padre e mio nonno mi hanno trasmesso la loro passione, - prosegue - ma le mie ricerche non sono correlate all’azienda di famiglia, anche se studiando l’isola di Pantelleria ho trovato delle similitudini con il nostro territorio».
La giovane di Verrayes tornerà nell’isola di Pantelleria e poi a Palermo per parlare del suo libro. Ha già vari progetti da sviluppare: «Nel 2020 ho aperto la partita iva e mi occupo di ricerche. Per esempio con la Soprintendenza ai Beni culturali della Valle d’Aosta sto seguendo degli studi al Castello di Saint-Pierre per capire l’evoluzione del paesaggio e i feudi e sto portando avanti anche un approfondimento sul patrimonio alimentare dell’arco alpino.
Invece la prossima estate ho intenzione di recarmi per 3 mesi in Ecuador con l’obiettivo di svolgere delle analisi di nuovo insieme al Centre National de la Recherche Scientifique di Montpellier, riguardo l’utilizzo della palma endemica tipica in quelle zone, il processo dell’impollinazione e mi occuperò anche di varie ricerche etnologiche» conclude Virginie Deguillame.