Lupi confidenti e come gestirli Una conferenza al Forte di Bard

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Nell’ambito del progetto Life WolfAlps Eu, l’Assessorato regionale dell’Agricoltura e Risorse naturali organizza venerdì prossimo, 29 aprile, a partire dalle 9, al Forte di Bard, la Conferenza tematica internazionale dal titolo “Lupi confidenti: casi documentati, percezione e linee guida sulla loro gestione”.

Convenzionalmente, un lupo è considerato confidente quando si avvicina ripetutamente e deliberatamente alle persone a una distanza inferiore ai 30 metri.

Per i lupi confidenti gli esseri umani non rappresentano una minaccia ed essi si sono abituati alla loro presenza. Questo livello di adattamento non è problematico se i lupi rimangono a una certa distanza senza manifestare alcun interesse diretto nelle persone stesse.

Infatti, un certo grado di adattamento è vitale per gli animali selvatici che vivono nei paesaggi antropizzati. Quando però l'abitudine, che è un processo adattivo, risulta forte, ossia quando i lupi si avvicinano ripetutamente alle persone a distanza ravvicinata o sembrano essere interessati ad esse, tale comportamento può diventare problematico e necessita di una corretta gestione.

La conferenza farà quindi il punto sui casi finora documentati di lupi confidenti, sulla percezione della presenza del lupo nelle aree antropizzate e sulle misure più efficaci per una corretta gestione del fenomeno.

Il progetto Life 18 Nat/It/000972 Life WolfAlps Eu, finanziato dalla Commissione Europea per il periodo 2020-2024 e dalla Fondazione Capellino (primo cofinanziatore del progetto dopo l’Unione Europea), ha come obiettivo il miglioramento della convivenza uomo-lupo a livello pan-alpino. Il progetto, coordinato dalle Aree Protette delle Alpi Marittime, si estende alle intere Alpi italiane, francesi, austriache e slovene e ai due corridoi ecologici, il corridoio appenninico e quello dinarico, che permettono la connessione delle popolazioni e vede la partecipazione attiva della Regione Valle d’Aosta, unitamente ad altri 19 partner italiani, francesi, austriaci e sloveni.

Il progetto mira a ottenere importanti risultati nel campo della tutela delle risorse naturali, ma ha anche ricadute economiche di rilievo a livello locale. Le risorse finanziarie sono destinate ad azioni di supporto agli allevatori, acquisto di sistemi di prevenzione, formazione tecnica, monitoraggio delle popolazioni di lupo, divulgazione e informazione. Tra i suoi obiettivi, la creazione di squadre di intervento sul campo e sistemi di prevenzione efficaci, la definizione di linee guida di gestione del predatore a livello alpino e la messa in campo delle migliori pratiche per rendere compatibile la presenza del lupo con l’uomo.

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