Scuola: precari esclusi dalle elezioni dei rappresentanti sindacali, primi reclami

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Alle elezioni del prossimo 10 maggio per le Rsi, le Rappresentanze sindacali d'istituto nella scuola della Valle d'Aosta, i precari potranno votare, ma non potranno essere votati. È un unicum a livello nazionale: nel resto d'Italia, per le Rsu della scuola i supplenti annuali hanno elettorato attivo e passivo dal 2016, grazie a un accordo quadro. In Valle, l'obiettivo della Cgil Scuola, del Savt École e dello Snals era di ottenere, nel Comitato regionale per le relazioni sindacali, la possibilità di rendere eleggibili anche i precari. La Cisl Scuola si è però sfilata, rendendo impossibile la modifica. Ora, Cgil, Savt e Snals hanno promosso i primi reclami formali per le esclusioni dei candidati precari dalle liste, rivolgendosi alle commissioni elettorali delle singole scuole. «Qualcuno si è sfilato dal tavolo, accampando una scusa - dice Alessandro Celi, segretario regionale dello Snals - e dando l'ennesimo schiaffo ai precari. Questa volta non dobbiamo prendercela con l'amministrazione regionale, ma con un sindacato».

Le tre sigle hanno indetto giovedì scorso, 14 aprile, una conferenza stampa, nella sede del Savt, ad Aosta. Luigi Bolici, segretario del Savt École, spiega come «nelle ultime settimane si sia aperto un percorso esplorativo con la Regione per verificare la possibilità di inserire anche i precari, una categoria di lavoratori sempre più ampia, in questa forma di democrazia. Con la Cgil e lo Snals, abbiamo inviato una richiesta al Comitato regionale per le relazioni sindacali, per verificare se fossero possibili questa e altre modifiche all'accordo quadro regionale del 2016. Si pensava di poter raggiungere questo risultato, se non che il sindacato che non è qui presente si è tirato indietro rispetto a questo impegno». «Non si può continuare ad affermare che i precari hanno diritti, quando poi non possono esercitarli - aggiunge Claudio Idone, segretario regionale della Cgil Scuola - e li priviamo della democrazia. La platea dei precari annuali rispetto ai docenti di ruolo è di circa un quinto del totale, sono persone stabilmente presenti nella stessa istituzione scolastica, con la stessa cattedra, che rappresentano una parte molto consistente dell'organico regionale». I precari nelle medie e superiori sono tra il 26 e il 40 per cento.

La posizione della Cisl

La Cisl Scuola dopo essere stata attaccata per essersi «sfilata» dall'intesa tra le forze sindacali per modificare l'accordo quadro del 2016 e consentire agli insegnanti supplenti annuali di candidarsi alle elezioni delle Rsi, ribatte. «Non c'erano i tempi per modificare l'accordo quadro a meno di una settimana dal termine di scadenza fissato per la presentazione delle candidature delle Rsi» dice Alessia Démé, segretaria regionale della Cisl Scuola. «Prestare il nostro consenso a simili modifiche avrebbe testimoniato una grave svalutazione di un accordo che tutela e promuove le prerogative e la pluralità delle organizzazioni sindacali all'interno della nostra regione».

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