Crisi, non convince il patto con la Lega Veti incrociati, si allungano i tempi

Crisi, non convince il patto con la Lega Veti incrociati, si allungano i tempi
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E' stata rinviata, a una data ancora da stabilire, la riunione del Conseil Fédéral dell'Union Valdotaine che era in programma nella serata di mercoledì scorso, 13 aprile, a Quart. Il punto principale all'ordine del giorno del «parlamentino» unionista avrebbe dovuto essere l'evoluzione delle trattative per risolvere la crisi politica in Regione.

Se durante le «consultazioni» della scorsa settimana tra gli autonomisti e gli altri partiti l'ipotesi di una nuova maggioranza a 22 con la Lega sembrava aver preso piede, ora i movimenti si devono confrontare con gli umori della base.

Durante la riunione di lunedì scorso, 11 aprile, del Comité Fédéral sono infatti emerse differenti posizioni. Non è stato quindi trovato un accordo: alcuni membri del direttivo Uv vorrebbero che l'intesa fosse estesa a più forze politiche, altri preferirebbero andare avanti con una trattativa soltanto con la Lega. I vertici di Alliance Valdôtaine VdaUnie si sono riuniti invece nella serata di martedì 12. Dalla riunione è emerso lo «scrupolo» di non escludere il gruppo composto dal Pd e dai Federalisti progressisti, coinvolgendoli anzi nell’elaborazione politica dell’area autonomista.

Ripartire dall'attuale maggioranza, senza «soluzioni politicamente confuse, pasticciate e poco comprensibili» per i cittadini valdostani che «chiedono serietà e stabilità». Lo dice il Partito Democratico della Valle d'Aosta, che giovedì sera ha riunito la sua direzione, per discutere della crisi di maggioranza. Per il Pd occorre ripartire dagli attuali 18 componenti la maggioranza per allargarla. «È indispensabile ripartire dalla coalizione di governo in essere e lavorare per un allargamento ragionato con le forze politiche che si ritrovino d'accordo con un patto politico programmatico di legislatura e che siano affini politicamente rispetto all'idea di ricomposizione di un campo autonomista di sinistra e progressista, coinvolgendo le forze politiche nel lavoro di coordinamento e tessitura delle diverse sensibilità» dice il partito guidato dal segretario regionale Luca Tonino. Secondo il quale «l'azzeramento dell'azione di governo, inevitabile con un pesante cambio della compagine governativa, rischia di produrre ulteriori difficoltà e mesi di paralisi amministrativa». La direzione ha approvato all'unanimità un documento, condiviso con i cinque consiglieri regionali del gruppo Federalisti Progressisti-Pd.

Per quanto riguarda la Stella Alpina - il movimento in Consiglio Valle esprime più solo il segretario Carlo Marzi, assessore alle Opere pubbliche e Finanze - ha ribadito «la ferma volontà di proseguire la sua azione politica con coerenza e responsabilità all’interno di un’area moderata, popolare europea e federalista in cui l’autonomia valdostana possa trovare piena attuazione». Il coordinamento ha poi sollevato perplessità per l’uscita di Pierluigi Marquis e il suo approdo a Forza Italia, scelta comunicata «con un anonimo messaggio “Whatsapp”».

Adu con FratoianniSinistra Italiana, con il segretario nazionale Nicola Fratoianni, ha annunciato ad Aosta un accordo politico con Adu, Ambiente Diritti Uguaglianza in Valle d'Aosta. Accordo che prevede la presenza di un invitato permanente di Adu Vda alla direzione nazionale di Sinistra Italiana e di due invitati permanenti all'assemblea nazionale. Nicola Fratoianni aggiunge: «Quello che chiediamo è quanto più di buonsenso e moderato si possa immaginare: cosa c'è di più moderato di proporre di far pagare ai ricchi? È un appello alla solidarietà. Infine sulla guerra: a che serve la politica se non a trovare il modo di evitare o a fermare la guerra?». Per Daria Pulz, componente della segreteria di Adu, «Si realizza un sogno che noi di Adu Vda accarezziamo da anni e che, fin dalla nascita del nostro movimento, ho sentito come un imperativo categorico: guardare oltre le nostre montagne».

Anche una delegazione della Valle d'Aosta ha partecipato alla convention «L'Italia del futuro», l'assemblea programmatica di Forza Italia tenuta a Roma venerdì e sabato scorsi, 8 e 9 aprile, che ha segnato il ritorno sulla scena politica in presenza di Silvio Berlusconi. Il gruppo guidato dal coordinatore regionale Emily Rini ha preso parte alla due giorni di lavori che è entrata nel vivo sabato, con gli approfondimenti sui temi della giustizia e della situazione estera. Al tavolo degli enti locali - alla presenza dei ministri di Forza Italia Mariastella Gelmini, Mara Carfagna e Renato Brunetta - hanno partecipato anche i consiglieri regionali Pierluigi Marquis e Mauro Baccega e il consigliere comunale di Aosta Paolo Laurencet.

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