«L’Albero di Zaccheo», rinnovato il direttivo dell’associazione

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L’associazione «L’Albero di Zaccheo» conta una cinquantina di soci, famiglie e persone provenienti da 2 comunità parrocchiali (Immacolata e Saint-Martin di Aosta), accompagnate da un sacerdote, don Nicola Corigliano, che più di 12 anni fa hanno deciso di incamminarsi verso un obiettivo particolarmente sfidante: la ricostruzione di un immobile andato in disuso di proprietà della Regione, una vecchia colonia di proprietà del Comune di Collegno, ad Aosta a Plan D’Avie, che si chiamava «La Baita», abbandonata da anni e che per l’associazione è ormai «Casa Zaccheo». Nei giorni scorsi nella Parrocchia di Saint-Martin-de-Corléans si è svolta l’assemblea elettiva dell’associazione per il rinnovo delle cariche sociali. Il direttivo è composto da Michela Colombarini (presidente), Marina Aiello (vicepresidente), Laura Marozzo (segretaria), Dario Vitale (tesoriere) e Francesco Rota (consigliere).

Si apre quindi una nuova fase associativa orientata prevalentemente alla raccolta fondi e alla ricostruzione della ex colonia, considerato che la fase progettuale è ormai completata (nella foto in basso, un rendering) e l’iter in commissione edilizia è in dirittura d’arrivo.

«Il triennio che abbiamo davanti - si legge in una nota - sarà un triennio di transizione che ha lo scopo di accompagnare il passaggio graduale dell’organo politico alla generazione successiva, aspirando ad una governance più giovane e motivata. Prevediamo, infatti, tra 3 anni, di potere consegnare l’associazione al gruppo di “giovani zacchei” che da tempo collabora e anima diversi ambiti dell’attività associativa».

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