«Jair» Castelnuovo, reti a grappoli sul campo di Courmayeur
“Jair” da grande giocoliere come era conosciuto nel calcio valdostano non è riuscito a compiere l’ultimo dribbling a quel brutto male oscuro che lo ha tormentato e travolto negli ultimi mesi. E’ così che Alfonso Castelnuovo, conosciuto proprio con il soprannome del grande attaccante dell’Inter per la sua somiglianza e le sue movenze, affermato imprenditore edile, si è arreso martedì scorso, 5 aprile, all’Ospedale Beauregard a 67 anni.
Dopo la donazione delle cornee, Alfonso Castelnuovo viene salutato alle 10.30 di oggi, sabato, a Morgex dalla sua gente, dai suoi tanti amici e dagli appassionati di calcio che alla fine degli anni Settanta lo hanno visto realizzare grappoli di reti con grande creatività sul piccolo campo di Courmayeur e su tanti altri terreni di gioco, valdostani e piemontesi. “Jair” aveva un carattere aperto, sempre simpatico e sorridente, da combattente nato, lui piccolo di statura in mezzo ai giganti come il campione olimpico e mondiale di fondo Marco Albarello, per anni suo compagno di squadra di tante sfide, ufficiali o tra amici della Valdigne e dell’Alta Valle. “Alfonso Castelnuovo è l’amico di una vita, abbiamo condiviso fantastiche giornate ed entusiasmanti avventure insieme, era un ottimo e capace imprenditore edile - sottolinea Marco Albarello - e nel calcio aveva vestito la maglia del Morgexcarbo, poi dell’Olimpia, del Courmayeur, del Valdigne e dei veterani dell’Olimpia.”
Alfonso Castelnuovo lascia la moglie Rita Cerutti ed i figli Marco e Matteo e tantissimi bei ricordi di un calcio d’antan, che in molti rimpiangono, con sempre guizzante come un’imprendibile anguilla in mezzo all’area il piccolo e grande allo stesso tempo “Jair”.