Printemps Théâtral, tanti applausi per la rassegna in versione ridotta
Ultimo atto, sabato scorso, 26 marzo, del Printemps Théâtral. Quest’anno la rassegna è stata proposta con una versione in formato ridotto, dato che sul palcoscenico, per 4 sabati di seguito - a partire dal 5 marzo - sono salite 6 compagnie (dovevano essere 7 ma una ha dato forfait all’ultimo momento perché un attore è risultato positivo al Covid-19) a fronte degli 8 appuntamenti che hanno avuto quali protagonisti 16 gruppi teatrali in quella del 2019, l’ultima prima della sospensione determinata dall’emergenza sanitaria dovuta alla pandemia di Coronavirus. L’appuntamento per la quarta e ultima serata ha visto recitare Lou Tracachemèn di Cogne con “Si lou cors pouseusse prèdzè” e Le Gantaléi di Valgrisenche con “Jozé, t’i te?”. La pièce degli attori di Cogne è stata scritta da Andrea Cavagnet e Roger Savin e, oltre che da loro 2, a interpretarla sono stati Fabiana Bibois, Noemi Brocard, Thomas Buscaglione, Xavier Gérard, Damien Charrance, Lorella Charrance, Davide Filippini, Francesco Foretier, Fabien Guichardaz e Sebastien Guichardaz. Tante le risate in sala per una storia dove gli organi interni di uno degli impiegati, un buongustaio a cui piacciono le donne, in una scena a fianco a quella dell’ufficio in cui lavora commentano i suoi eccessi. Il più arrabbiato è il cervello che non riesce a farsi obbedire dal fegato e dall’intestino.
La compagnia di Valgrisenche ha portato in scena un copione firmato da Margherita Angeli e Laura Gerbelle, con suoni e luci di Bruno Béthaz e Rudy Viérin. Adolfo Usel ha indossato i panni del presentatore e a recitare sono stati Roberto Barrel, Mauro Béthaz, Annalisa Bois, Tiziana Bois, Enrica Bovard, Bénoit Gerbelle e Diego Usel. In “Jozé, t’i te?” i protagonisti danno la caccia al biglietto vincente di una lotteria milionaria nascosto da un uomo morto improvvisamente di infarto. In prima linea, naturalmente, è la vedova, con tanto di seduta spiritica e colpo di scena finale: il biglietto ritrovato prenderà fuoco su una candela bruciandosi per metà.
A organizzare il Printemps Théâtral, come di consueto, è stata la Fédérachòn Valdoténa di Téatro Populéro presieduta da Yro Porliod che dichiara: «Sono estremamente soddisfatto. Il livello delle commedie in patois era buono, nonostante alcune compagnie non abbiamo potuto fare tante prove. Inoltre ho visto molti attori giovani, segno di un ricambio generazionale importante per la sopravvivenza del teatro popolare». Incoraggiante anche la risposta del pubblico che nelle 4 serate ha visto complessivamente la presenza di circa 1.100 spettatori a fronte di una capienza del Teatro Splendor di 460 posti.