«Perché non si è voluto mantenere una testimonianza importante del nostro passato»

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Riceviamo e pubblichiamo. Come comitato Cuore di Ferro Valle d'Aosta abbiamo più volte e con ogni mezzo insistito per un recupero integrale delle strutture minerarie di Cogne, non solo con finalità di promozione turistica, ma anche storica e museale. Riteniamo che si tratti di preservare un pezzo importante della Storia della comunità di Cogne e dell'intera regione, cosa che non può essere garantita da un'apertura parziale del sito minerario ai visitatori. Per quanto riguarda la ferrovia del Drinc - di cui ricorre quest'anno il centenario - ne abbiamo sempre ribadito il valore storico e quello pratico, come collegamento d'emergenza da utilizzare in caso di chiusura della strada regionale. Apprendiamo che il trenino è stato venduto e che le infrastrutture saranno smantellate, contravvenendo oltretutto ai nobili propositi "green" di sviluppo sostenibile. Nel ribadire le nostre idee, ci domandiamo quale sia il futuro riservato al tracciato della ferrovia e perché non si sia voluto, almeno, mantenere una testimonianza così importante del nostro passato.

Mario Badino, Barbara Tutino, Giorgio Vassoney

del Comitato Cuore di Ferro della Valle d'Aosta

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