Via Francigena e borghi: un progetto per Etroubles, St-Oyen e St-Rhémy
Tre Comuni concorrono con un unico progetto al bando del Pnrr che prevede un finanziamento da 1,6 milioni di euro per la rigenerazione culturale e sociale dei piccoli borghi storici. Si tratta di Etroubles - capofila dell’iniziativa -, Saint-Oyen e Saint-Rhémy-en-Bosses, che hanno depositato l’elaborato lunedì scorso, 14 marzo. Il fil rouge è la Via Francigena e la riqualificazione di alcuni edifici storici o di pubblica utilità, attraverso una decina di interventi mirati su tutto il territorio interessato.
«Siamo il Comune capofila ma ci siamo tutti impegnati al massimo. - sottolinea il sindaco di Etroubles Marco Calchera - La spesa complessiva prevista ammonta a 1,4 milioni di euro: naturalmente la speranza è di vincere il bando ma, indipendentemente da ciò, è stata una bella opportunità per le nostre 3 Amministrazioni di lavorare molto bene in sinergia, creando basi di progettualità che potranno eventualmente essere spese anche in altri bandi: in qualunque caso non sarà stato un lavoro inutile». «Per quanto riguarda Etroubles, - entra nel dettaglio Marco Calchera - dal punto di vista materiale puntiamo sulla riqualificazione del polo multifunzionale, che verrà chiamato “Casa della Cultura”, e dell’antica latteria del borgo che già oggi è in parte utilizzata come polo museale al primo piano ma deve essere sistemata al piano terreno, dove immaginiamo di ospitare laboratori artistici condivisi. Altre proposte riguardano iniziative culturali che si svilupperanno su tutti e 3 i territori comunali. La filosofia del bando invitava infatti a scardinare la logica campanilistica dei confini. Un intervento, in particolare, interesserà il già esistente sito turistico dell’Alta Valle del Gran San Bernardo con l’implementazione del portale attraverso la creazione di una piattaforma di e-commerce a beneficio delle attività imprenditoriali locali».
«Noi abbiamo presentato la messa in sicurezza della casa natale di Jean-Antoine Pellissier, beato originario proprio di Saint-Oyen, dove nacque nel 1715. - dice il sindaco di Saint-Oyen Natalino Proment - L’edificio, caratterizzato dal grande camino mentre la parte restante è stata pesantemente danneggiata da un incendio all’inizio del Novecento, si trova proprio lungo la Via Francigena e intendiamo valorizzarlo. Una seconda opera che vorremmo fosse finanziata attraverso il bando del Pnrr è la compartimentazione del forno comunale, che attualmente si trova nello stesso ambiente della Biblioteca e che non abbiamo più potuto utilizzare per problemi di fumo: intendiamo separare i 2 spazi in modo da poter usare il forno in particolari eventi e per organizzare corsi con i bambini e i turisti in occasione delle feste dedicate alla panificazione».
Il Comune di Saint-Rhémy-en-Bosses intende utilizzare i fondi del bando del Pnrr in primo luogo per completare il recupero della casa parrocchiale, di cui recentemente l’Amministrazione ha ottenuto l’usufrutto per 20 anni. «Oltre al già previsto ostello, finanziato attraverso un bando del Gal, vogliamo realizzare nella casa parrocchiale un’area per il “coworking” a disposizione di residenti e turisti e una per i laboratori e le riunioni organizzati dalla Biblioteca, dalle associazioni o dal Comune. - spiega il sindaco di Saint-Rhémy-en-Bosses Alberto Ciabattoni - Poi verrà recuperata la vecchia scuola di Saint-Rhémy con la creazione di un piccolo bar e di un negozio per la vendita di prodotti tipici e artigianali e l’installazione di monitor che proietteranno la storia del paese, del Jambon de Bosses Dop e del Carnevale. Un terzo intervento prevede la posa di sculture in legno e in calcestruzzo lungo la Via Francigena, che riprodurranno personaggi storici e tradizionali e animali della fauna locale. Non mancheranno infine varie attività come esposizioni, tour con le e-bike e visite turistiche che si concluderanno tutte nei borghi dove i partecipanti avranno la possibilità di ammirare le bellezze architettonico-culturali e di degustare la nostra gastronomia nei bar e ristoranti della zona». «E’ bello che per la prima volta si sia lavorato insieme in 3 Comuni su un unico progetto molto importante per il territorio» conclude Alberto Ciabattoni.