France 24 al posto di France 2 e TSR1 Raccolta firme e coro di proteste
Cancellata France 2 dal panorama audiovisivo regionale, sostituita dal canale news France 24, i valdostani lanciano, sul sito change.org, una petizione in cui chiedono il ripristino del canale pubblico francese. Si legge: «Rivogliamo France 2. E' necessario per una regione autonoma bilingue e francofona mettere a disposizione dei cittadini strumenti culturali e anche audiovisivi per praticare ed esercitare liberamente questo diritto. Chiediamo che l'offerta dei canali televisivi francofoni sia ampliata con l'inserimento del primo canale francese TF1 e del canale regionale FR3».
E naturalmente non sono mancate le reazioni politiche. «Per gli autonomisti al governo, il francese è un feticcio identitario, da usare come bandiera», quando «dovrebbe, invece, essere promosso e valorizzato per il suo enorme atout culturale e come ponte tra le popolazioni». Lo sostiene Ambiente Diritti Uguaglianza, ritenendo «miope e sbagliata» la decisione «dell'Union e i suoi satelliti - Pd, Padovani e Bertin compresi» di sostituire il canale France 2 con France 24, «facendo sparire la televisione svizzera». Per Adu Vda, «la Regione, anziché migliorare l'offerta di trasmissioni televisive francofone, l'ha diminuita, tradendo lo Statuto di autonomia e l'obiettivo di salvaguardia e valorizzazione della lingua francese», dato che «il nuovo canale, all news e gratuito, non garantisce la ricchezza, quantitativa e qualitativa, del palinsesto di France 2». La raccolta firme, lanciata sabato scorso sulla piattaforma change.org, ha superato le 1.300 sottoscrizioni. La questione sarà affrontata pure in Consiglio Valle: «Abbiamo collaborato con Erika Guichardaz del Pcp - anticipa Adu - per la presentazione di un'interrogazione consiliare su questo tema». E conclude: «Per l'Uv e i suoi affiliati, l'autonomia e la lingua francese rimangono strumenti di controllo cittadino, piuttosto che un ponte verso il benessere della nostra comunità».
Nella sua replica, il presidente della Regione Erik Lavevaz spiega: «Je considère la richesse linguistique de notre région non uniquement un élément central de notre culture, mais également un atout important pour notre futur. Le français nous permet une ouverture vers le monde, non uniquement vers l’autre côté des Alpes, nous donnant un outil précieux pour comprendre nos temps et nous mettre en relation avec les autres. Le passage au nouveau système de transmission numerique, sur tout le territoire italien, nous a demandé de revoir complètement notre réseau de transmission, le signal étant passé des antennes RAI au nouveau gérant. Depuis 2021 nous avons travaillé pour sauvegarder la retransmission des chaînes francophones, sans interruption: le suivi technique a dû être côtoyé par une révision des accords qui permettent la retransmission des programmes de la part des différents propriétaires. Ce procès ne s’est pas encore complété. Côté français, il a été possible de renouveler la collaboration avec TV5 Monde et de fixer un nouvel accord pour France 24: la démarche avec France Télévision est plus complexe, et nous sommes en train de poursuivre un parcours qui vise à obtenir la possibilité de retransmettre France 2 et France 3. Il s’agit d’un dossier délicat, que nous sommes en train de porter sur plusieurs tables».