Utilizzo del Lago di Lod a scopi idroelettrici “Rifacciamo i test, ma i lavori devono partire”

Utilizzo del Lago di Lod a scopi idroelettrici “Rifacciamo i test, ma i lavori devono partire”
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I lavori partiranno ma nel contempo verranno eseguite nuovamente le prove sperimentali per assicurarsi che l’intervento non provochi danni all’ecosistema del lago. E’ il compromesso emerso dalla riunione che si è tenuta nel pomeriggio di ieri, venerdì 11 marzo, a Palazzo regionale, in vista dell’avvio degli interventi relativi alla concessione di derivazione d'acqua con prelievi dai torrenti Chamois e Saverou nonché dal Lago di Lod per alimentare 2 centrali nel Comune di Chamois. Al vertice erano presenti il presidente della Regione Erik Lavevaz, il sindaco di Chamois Mario Pucci, il presidente del consorzio di miglioramento fondiario Renato Rigollet, il progettista ingegner Andrea Gadin e i rappresentanti di Legambiente e del Comitato per la Salvaguardia del Lago di Lod e dell’Ambiente a Chamois.

«Le posizioni di chi critica l’impianto sono rimaste piuttosto rigide. - dice il sindaco di Chamois Mario Pucci - Hanno chiesto di rifare la Valutazione di Impatto Ambientale ma il presidente Lavevaz ha chiarito che questo non è possibile in quanto la Via in questione risultata tuttora valida. La proposta dell’ingegner Gadin, che noi condividiamo, è quindi quella, per fugare ogni dubbio, di ripartire da zero con le prove sperimentali per verificare che questo intervento non provochi danni al lago e nel contempo avviare i lavori per la posa delle tubazioni. Il nostro obiettivo è quello di costituire la Cer - Comunità Energetica Rinnovabile. Personalmente provo un po’ di amarezza per una petizione che, per come è stata presentata, ha portato nocumento all’immagine di Chamois».

Coloro che sono contrari all’utilizzo del Lago di Lod a scopi idroelettrici continuano intanto a fare sentire con forza la propria voce. Il Comitato per la Salvaguardia del Lago di Lod e dell’Ambiente a Chamois ha organizzato per oggi, sabato 12 marzo, alle 17, nella sala polivalente del Comune di Chamois, un incontro pubblico per «chiedere informazioni e avere chiarezza sul progetto di costruzione di 2 centrali idroelettriche a Chamois, che comporterebbero importanti effetti sul lago di Lod, utilizzato come “vasca di accumulo” e la cui superficie rischia di ridursi in maniera significativa» si legge in una nota. «Gli effetti negativi di tale realizzazione porterebbero a snaturare l’equilibrio paesaggistico e naturalistico del lago, con pesanti conseguenze a livello ambientale non solo al delicato ecosistema del lago, ma di tutto l’habitat circostante. - prosegue il comitato - Importanti e problematiche sarebbero anche le ripercussioni economiche negative sulle attività turistiche, con danni alle attività agricole e pastorali, per non parlare dell’effetto dei lavori pesanti che tale progetto potrebbe avere non solo sul lago, ma su tutta l’area del Comune di Chamois, con scavi, ruspe, traffico di mezzi pesanti che, stando al progetto, si protrarrebbero per parecchi mesi, se non anni. Per avere maggiori informazioni e chiarezza, un gruppo di cittadini, residenti, turisti e frequentatori di Chamois, si è riunito nel “Comitato per la Salvaguardia del Lago di Lod e dell’Ambiente a Chamois”, ha raccolto la documentazione disponibile, ha espresso preoccupazione e allarme per gli effetti negativi che la realizzazione di tale progetto potrebbe comportare. Forte del sostegno di oltre 1.500 firme raccolte dalla petizione “Salviamo il lago di Lod” su Change.org, dalle quasi 100 raccolte in presenza in paese, dalle analisi di Legambiente sui rischi per l’equilibrio ambientale della zona del lago e ambiente circostante, il Comitato ha organizzato questo incontro cui sono stati invitati il Presidente della Regione, assessori e consiglieri regionali e comunali, il sindaco di Chamois, il Consorzio di Miglioramento Fondiario, il Comando Forestale di Antey-Saint-André, Legambiente Valle D’Aosta, la presidente della Commissione Internazionale per la Protezione delle Alpi Italia (Cipra) e membro di “Alpin Biodiversity Board” del Segretariato permanente della Convenzione delle Alpi, biologi e ittiologi».

L’incontro di oggi, sabato, si può seguire anche in streaming collegandosi a meet.google.com/hvc-ducx- ksn.

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