Collegamento Pila-Cogne, adesso la Regione frena

Collegamento Pila-Cogne, adesso la Regione frena
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Il collegamento tra il comprensorio sciistico di Pila e Cogne è tornato di attualità con un'interpellanza della Lega Vallée d'Aoste discussa nella seduta del Consiglio Valle di mercoledì scorso, 9 marzo.

Il vicecapogruppo della Lega Stefano Aggravi, nel richiamare il progetto della nuova telecabina Pila-Couis presentato dalla società Pila a dicembre scorso «che collegherà direttamente la zona di arrivo della telecabina Aosta-Pila con la Platta de Grevon, a 2.723 metri di quota, sullo spartiacque tra la conca di Pila e la valle di Cogne», ha chiesto se sia stata anche verificata (o si intenda verificare) la fattibilità di un futuro collegamento con Cogne. «È un tema importante da valutare se si crede nello sviluppo di un unico grande comprensorio, che coniugherebbe l'offerta invernale di Pila con quella prevalentemente estiva di Cogne. Vorremmo quindi capire se lo si ritenga strategico per il futuro dell'area e, più in generale, per l'offerta turistica della Valle d'Aosta. Ovviamente è da valutare la fattibilità tecnica ed economica, anche a fronte della scelta di posizionare la stazione di arrivo nell'area della Platta de Grevon. Sono considerazioni da fare prima di fare investimenti importanti come questo.»

L'assessore regionale allo Sviluppo economico Luigi Bertschy ha premesso che «i lavori che stiamo portando avanti sono fatti in piena collaborazione con i rappresentanti dei territori interessati. Questo è un progetto che ha rilevanza non solo sui piani regolatori ma anche in un'ottica di sviluppo turistico. Uno degli elementi alla base del progetto di sviluppo della Pila è quello di non precludere la possibilità di uno collegamento verso Cogne: sotto il profilo tecnico, la scelta di posizionare l'arrivo della telecabina alla Platta de Grevon non pregiudica un futuro collegamento. Peraltro, la Pila ha commissionato in passato uno studio per valutare gli aspetti geologici: studio che non ha riscontrato problematiche ostative alla realizzazione di un collegamento funiviario tra Pila e Cogne. Dal punto di vista politico, noi vediamo un futuro strategico, ma siamo cauti nel definire questo progetto fattibile, sia sotto il profilo tecnico sia sotto quello della sostenibilità economica. Voglio procedere con serietà senza creare esagerate aspettative; è quindi necessario condurre degli studi di fattibilità e di sostenibilità, sia ambientale, sia tecnica, sia economica. Ad oggi ci sono dei nuovi elementi che vanno tenuti dalla società nella massima considerazione, come ad esempio l'esplosione dei costi di questo ultimo periodo che può pregiudicare anche la sostenibilità degli investimenti. Le valutazioni fatte qualche mese fa, oggi vanno riverificate. In questa prospettiva, bisogna capire come andare avanti, cercando anche di valutare se questo collegamento funiviario possa essere non soltanto commerciale ma anche di trasporto pubblico.»

Stefano Aggravi ha quindi parlato di «visione più prudente rispetto agli slanci del passato. Sollecito il Presidente della quarta Commissione a condurre un approfondimento in Commissione su questa tematica. I grandi progetti devono maturare attraverso una coscienza maggiore sugli investimenti futuri della nostra regione: solo così possiamo fare delle scelte che siano sostenibili e che abbiano un senso per la nostra comunità.»

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