L’orgoglio delle penne nere chiama a raccolta pure gli “alpini dormienti”

L’orgoglio delle penne nere chiama a raccolta pure gli “alpini dormienti”
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È stata davvero grande la partecipazione all’assemblea annuale dei delegati della Sezione Valdostana dell’Associazione Nazionale Alpini, convocata la mattina di domenica scorsa, 6 marzo. «Non si è alpini per sé stessi, ma per gli altri e con gli altri» aveva sottolineato Papa Francesco rivolgendosi alle penne nere del Consiglio nazionale durante un’udienza privata in Vaticano. Un invito a non interrompere questo cammino di impegno civile ed umanitario che ha avuto profonda eco tra gli alpini valdostani. Infatti nel Salone polivalente sotto la chiesa parrocchiale di Saint-Martin-de-Corléans erano presenti 180 delegati, in rappresentanza di 62 Gruppi a fronte dei 71 che sono operativi in Valle d’Aosta.

«Abbiamo di fronte degli impegni organizzativi importanti - ha evidenziato il presidente della Sezione Valdostana dell’Ana Carlo Bionaz - e vedere tutte queste penne nere ci stimola e rinnova in noi le energie necessarie per lavorare ancor più intensamente». Nella sua relazione, il presidente Carlo Bionaz ha toccato tutti i punti essenziali dell’Associazione sottolineando come sia sempre più attuale il problema del futuro degli iscritti. «Non so tra quanti anni, spero il più tardi possibile, l’Ana potrà continuare la sua storia soltanto con gli Amici e gli Aggregati. - ha osservato Carlo Bionaz - Gli alpini, purtroppo, sono sempre più vecchi e, stante la sospensione della Leva, se non interverranno decisioni strutturali specifiche da parte del Governo, in un’ottica di servizio militare civile, i nostri numeri sono destinati a calare. Ecco perché è necessario che tutti gli “alpini dormienti” abbiano una sferzata di fierezza e tornino ad indossare il loro cappello. In Valle d’Aosta sono tantissimi coloro che, pur avvertendo questo senso di appartenenza, non si sono mai iscritti a un Gruppo, oppure, per varie ragioni, lo hanno abbandonato. Coraggio, abbiamo bisogno di tutti perché vogliamo che nei prossimi 2 anni la Valle d’Aosta possa tornare a recitare un ruolo da protagonista nella famiglia alpina italiana. Venite a trovarci nella nostra sede di Villa Brezzi in corso Saint-Martin-de-Corléans ad Aosta: è sempre aperta e troverete tanti amici». Il presidente Carlo Bionaz ha poi ringraziato il Governo regionale, nella persona del presidente Erik Lavevaz, unitamente al senatore Albert Lanièce e al presidente del Celva Franco Manes, per aver appoggiato con entusiasmo la candidatura per l’Intersezionale del Primo Raggruppamento durante il quale verranno celebrati i 100 anni di fondazione dell’Ana Valdostana.

All’Assemblea di domenica scorsa hanno portato il loro saluto il sindaco di Aosta Gianni Nuti, il senatore e alpino Albert Lanièce, il generale comandante del Centro Addestramento Alpino Marcello Orsi e il delegato dell’Associazione Nazionale Ana Paolo Saviolo. Presente pure e il colonnello Giovanni Santo in rappresentanza del Comando delle Truppe Alpine.

In tale occasione sono stati premiati con il distintivo associativo 3 nuovi capi gruppo: Orlando Berlier, di Aymavilles, che succede a Luciano Saraillon, Umberto Carere che in quella della Coumba Freide sostituisce il compianto Gilberto Savoye - mancato a marzo dello scorso anno - e Ivo Fortunato Lazier, di Gaby, al posto di Elio Mania. Non poteva mancare l’alpino Franco Manes al quale il presidente Carlo Bionaz ha rivolto un ringraziamento particolare per la costante e continua collaborazione del Celva con la Sezione Valdostana dell’Ana concretizzatasi con un profilo di alto rilievo in occasione delle celebrazioni per il Milite Ignoto.

«La solidarietà è il nostro fiore all’occhiello e siamo orgogliosi di quanto riusciamo a fare per le persone e le categorie più fragili. - ha ricordato il presidente Carlo Bionaz - Di tutto questo voglio ringraziare i nostri volontari, persone splendide che spesso, senza voler apparire, rendono un servizio essenziale alla comunità. Abbiamo una Protezione Civile forte, ricca di energie, di mezzi e di uomini e con la loro abnegazione e professionalità sono sempre stati all’altezza di ogni esigenza. È confermata l’Adunata Nazionale di Rimini, nella prima settimana di maggio. Si farà sicuramente e tutti i Sindaci valdostani sono invitati a parteciparvi per dare un’immagine di grande solidità storica della nostra regione».

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