A Donnas i consiglieri donano per l’Ucraina Via libera a un bilancio da 5,4 milioni di euro
Solidarietà al popolo ucraino, ferma condanna della guerra in corso, esposizione della bandiera dell’Ucraina sull’edificio del Municipio, 750 euro raccolti e devoluti dai consiglieri comunali in favore dell’Unhcr - l’agenzia Onu per i rifugiati: sono le azioni concrete che il Consiglio comunale di Donnas ha unanimamente approvato durante la seduta del Consiglio comunale di martedì scorso, 1° marzo.
Bilancio da 5,4 milioni
L’assemblea ha dato il via libera a un bilancio 2022 che pareggia sulla cifra di 5 milioni 430mila euro, di cui 1 milione 650mila euro destinati agli investimenti. «Abbiamo rivolto molta attenzione alla tutela e alla salvaguardia del territorio prevedendo l’istallazione di reti paramassi ad Albard, Chappoz e Les Donnas e sulla Strada della Vigne nonché la messa in sicurezza della strada della collina di Vert e di Albard e il rifacimento di tratti di acquedotto e fognatura in località Fabrique, in via Binel, in via Selve e a Bondon. - ha spiegato il vicesindaco Matteo Bosonin - Inoltre continueremo con l’efficientamento energetico sia sulle strade che nelle scuole». E’ inoltre prevista l’implementazione dell’impianto antincendio in particolare nei pressi delle stalle presenti sul territorio. Verrà rivisto il Piano regolatore comunale che permetterà una riqualificazione di alcuni villaggi. «Il decoro urbano sarà un altro degli obiettivi di questa Amministrazione con la posa di nuovi arredi e bacheche pubbliche, la risistemazione della piazzetta antistante le scuole sulla Statale e il recupero del fabbricato di Cignas. - ha continuato Matteo Bosonin - Grande impegno e attenzione da parte dell’Amministrazione è stata posta ai bandi Pnrr sia per quanto riguarda il borgo di Donnas che per le scuole di Vert, bandi che, se saranno vinti, cambieranno volto all’intero paese». «I bandi sono un’opportunità che dobbiamo cogliere: - ha chiarito il sindaco Amedeo Follioley - stiamo facendo di tutto per essere pronti e competitivi, nonostante le difficoltà sia per i contenuti che per le tempistiche strettissime». Il bilancio ha ricevuto il voto contrario della minoranza in quanto «vuoto nei contenuti e nelle idee». «Ancora una volta non c’è stato alcun confronto. - rimarca Fabio Marra - Veniamo a sapere che dopo 10 anni viene messa la parola fine alla realizzazione delle centraline idroelettriche sull’acquedotto consortile e comunale e che l’area camper di Cignas è stata accantonata a favore di un ipotetico ostello con annesso l’ennesimo bar. Il rifugio Bonze finisce nel dimenticatoio e nel bilancio non troviamo nulla per dare il via al progetto di sistemazione dell’area della stazione ferroviaria né vi sono risorse per l’intervento di protezione dell’abitato di Pramotton. Non vi è alcun piano di valorizzazione degli edifici pubblici presenti nel borgo che oggi sono praticamente in disuso: tutto è affidato a un possibile finanziamento del Pnrr ma non si propone alcun piano alternativo. La scuola di scultura, a differenza di ciò che accade a Pont-Saint-Martin, è ai minimi termini ed è un paradosso se pensiamo che Donnas è il paese della fiera millenaria e che a parole si vuole puntare al rilancio del paese proprio grazie all’artigianato».
la riduzione delle classi
Una mozione della minoranza - bocciata - riguardava il rifacimento della scuola di Vert. «E’ stata rimandata con l’impegno da parte del Sindaco di discuterne al primo Consiglio utile. - scrive la maggioranza - Sulla scuola di Vert l’Amministrazione ha aderito ad un bando di cui non si sa ancora l’esito». Il sindaco Amedeo Follioley ha comunque assicurato che entrambe le scuole, Capoluogo e Vert, sono a norma dal punto di vista della sicurezza.
«Avevamo chiesto di inserire in ogni caso nel piano lavori l’intervento di messa in sicurezza della scuola, anche nel caso di mancato finanziamento tramite i fondi del Pnrr ma la nostra richiesta è stata bocciata in quanto, a parere del Sindaco, tale ipotesi limiterebbe altri futuri investimenti. - puntualizza Fabio Marra - Siamo poi intervenuti su una seconda questione: numerose famiglie ci hanno manifestato la loro preoccupazione per il fatto che, a causa della mancanza di iscrizioni alle scuole di Donnas Capoluogo e Vert, non verranno attivate le classi prime della primaria e una delle due sezioni della scuola d’infanzia. E che nell’incertezza alcuni genitori avevano iscritto i propri figli in altre scuole. Ci viene oltretutto segnalato che inspiegabilmente a Donnas, a differenza di Pont-Saint-Martin, non si è svolto il tradizionale incontro a “porte aperte” con i genitori, un’occasione persa per incentivare le iscrizioni».
«Le scuole dell’infanzia e primaria di Donnas, Hône, Vert e Champorcher fanno parte dell’Istituzione scolastica Mont-Rose A a cui fa capo anche la scuola secondaria di primo grado di Pont-Saint-Martin, mentre dell’Istituzione scolastica Mont-Rose B fanno parte Pont-Saint-Martin, Perloz, tutti i Comuni della Valle del Lys e la scuola secondaria di primo grado di Gressoney-Saint-Jean. - ha ricordato il sindaco Amedeo Follioley - Spetta all’istituzione scolastica fare le iscrizioni, organizzare le eventuali “porte aperte”, la gestione del personale docenti e la formazione dei ragazzi. Mentre il Comune si occupa del servizio di pulizie, mensa scolastica, pre e dopo scuola e di tutti quei servizi fondamentali per le famiglie e per la gestione delle scuole. Abbiamo sentito la dirigente scolastica che ha evidenziato che al momento nessuna decisione è stata ancora presa in maniera ufficiale perché ci sono ancora alcuni aspetti che l’istituzione scolastica deve valutare: un dato di fatto è che le nascite sono in calo e il problema sta toccando anche Donnas. Per quanto riguarda la giornata di “porte aperte” è stata una scelta dell’istituzione scolastica non organizzarla per problematiche legate al Covid-19: sia l’Amministrazione sia la dirigente sono eventualmente disponibili a fare un incontro con i genitori. Il personale verrà comunque ricollocato all’interno dell’istituzione scolastica. Il Comune, come ha sempre fatto, si impegna a mettere risorse proprie per far sì che restino inalterati i servizi alle famiglie di nostra competenza. Ribadisco però che al momento nessuna decisione è stata ancora presa da parte dell’istituzione scolastica e ufficialmente il Comune non è ancora stato coinvolto».
No alle sedute in streaming
Un’altra mozione riguardava infine la trasmissione in streaming delle sedute del Consiglio comunale ed è stata respinta in quanto - scrive in una nota la maggioranza - «lo streaming non avrebbe senso in un paese delle dimensioni di Donnas: sarebbero infatti davvero pochi i fruitori a fronte di una notevole spesa».
«Abbiamo proposto la trasmissione in streaming anche in considerazione del fatto che il Comune ha speso recentemente oltre 20mila euro per l’installazione di un nuovo impianto audio/video nella sala consiliare. - replica il consigliere di opposizione Fabio Marra - La maggioranza preferisce avere la sala consiliare vuota e cittadini ignari di ciò che avviene in Comune».