«Aiuti indispensabili per sostenere la popolazione martoriata dalla guerra»
La società civile si chiede se la regione Valle d’Aosta ha dimostrato di impegnarsi a sufficienza a sostegno della popolazione ucraina con l’invio di materiali di prima necessità, vestiari o sanitari. Bisognerebbe organizzare più manifestazioni per la pace? La Valle d’Aosta dovrebbe accogliere dei profughi?
Massimiliano Rossi: «E’ necessario fare di più, le manifestazioni non servono a niente, bisogna cercare di inviare in Ucraina cibo, vestiti e tutti quei generi indispensabili che possono essere utili in questo momento alle persone, occorre cercare di aiutare senza manifestare. E’ giusto che aiutiamo il prossimo, loro farebbero lo stesso con noi in una situazione del genere.»
Elisa Boccazzi: «La chiesa di Sant’Orso ha organizzato una raccolta di provviste di cui c’è penuria in in Ucraina. La dignità umana e l’aiuto tra persone di ogni etnia sono fondamentali per un mondo migliore e soprattutto più umano, l’unico problema è in quali strutture possono essere accolti i profughi in Valle d’Aosta anche in base al loro numero.»
Ralph Gagliardi: «La Valle d’Aosta si sta impegnando attraverso l’iniziativa della parrocchia San Lorenzo ad inviare materiali in Ucraina. E’ assolutamente un gesto di grande empatia, umanità e rispetto nei confronti delle persone che si trovano costrette in questo momento a scappare dalla loro patria.»
Piergiorgio Laorno: «Al limite del possibile la regione sta già facendo di tutto anche con la raccolta di Sant’Orso ma non è mai sufficiente l’aiuto che si può fornire a chi si trova in questa situazione così complessa. Assolutamente sì, non vedo perché non possiamo ospitare anche gli ucraini.»
Alberto Maria Tarchetti: «L’invio di materiali è sempre utile ed è l’unica soluzione. Credo poco nelle manifestazioni semplicemente perché dubito che Vladmir Putin si faccia intenerire. Sicuramente se ci fosse in un futuro la necessità di inviare dei volontari in ospedali e presidi umanitari molte associazioni Valdostane risponderebbero, poiché avendo fatto per anni il volontario, conosco lo spirito dei Valdostani e so di cosa sono capaci, essendo dotati di gran cuore e di uno spirito da Alpini. Ovviamente sono favorevole all’accoglienza degli Ucraini, che reputo Europei a tutti gli effetti dato che loro hanno dimostrato di esserlo in più occasioni.»
Margherita Puglisi: «Hanno organizzato un evento per raccogliere dei generi di necessità per vivere ma non è stato pubblicizzato abbastanza e molte persone non hanno donato perché non ne erano a conoscenza. E’ giusto aiutare le persone in difficoltà, non solo ucraini anche altri rifugiati di guerra in vista anche dell’allontanamento delle comunità africane, indiane e in America latina che non fanno entrare nei paesi confinanti.»