Bruna Allonzi, figlia di una delle vittime del Col du Mont
Aveva sedici anni Bruna Allonzi (foto) quando nell’estate del 1945, al posto della madre che era incinta, salì a Valgrisenche per riconoscere, dopo la riesumazione, il padre Giovanni, operaio della Cogne, scomparso tragicamente sotto la valanga del Col du Mont il 26 gennaio 1945. Era minorenne, quindi sì evitò di scoprire il volto abbassando il passamontagna: l’identificazione avvenne attraverso ciò che era dentro il portafoglio. Bruna Allonzi nacque a Lonigo in provincia di Vicenza nel 1929. Giunse con la famiglia ad Aosta, dove il padre venne assunto come operaio dello stabilimento siderurgico. In seguito sposerà Lino Magro e si stabilirono ad Arvier dove aprirono un’attività di panetteria. Formarono una coppia molto stimata e benvoluta dalla comunità, anche per la loro partecipazione nella cantoria della parrocchia. Bruna Allonzi si è spenta martedì 22 febbraio nella RSA del G.B. Festaz, dove era ricoverata. Lasciando le figlie Mariella e Morena, i nipoti Simone e Federico, la sorella Angelina e il fratello Gianni. Il suo bel viso gioviale, la sua dolcezza, saggezza e serenità, rimarranno nel ricordo di coloro che hanno avuto il privilegio di conoscerla e nell’ascoltarla commossi quando raccontava i dolorosi vissuti come fossero fiabe e come nelle fiabe, per lei, il bene vinceva sempre sul male.