Due autobus a emissioni zero

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Nella seduta di lunedì scorso, 21 febbraio, la Giunta ha approvato una deliberazione relativa alla partecipazione del Comune di Aosta al bando per l’assegnazione delle risorse del Piano nazionale di ripresa e resilienza destinate all’acquisto di autobus a emissioni zero con alimentazione elettrica o a idrogeno. Il decreto del Ministero delle Infrastrutture e della mobilità sostenibili ha destinato al Comune di Aosta 1.116.000 euro.

La Giunta ha previsto di procedere alla predisposizione di una convenzione da sottoscrivere con l'Amministrazione regionale finalizzata al trasferimento del finanziamento al Dipartimento Trasporti e mobilità sostenibile dell’Assessorato regionale dell’Ambiente, Trasporti e Mobilità sostenibile, titolare della gestione del contratto di servizio per il Trasporto pubblico locale.

I fondi saranno utilizzati per l'acquisto di 2 autobus a emissioni zero entro il 30 giugno 2026. L’Amministrazione comunale ha dato indicazione di acquisire mezzi con alimentazione elettrica, fatta salva la possibilità per la Regione di valutare l’acquisto di mezzi ad alimentazione a idrogeno, «Purché tale scelta sia dalla stessa opportunamente motivata».

«L'adesione al finanziamento previsto dal Piano nazionale di ripresa e resilienza - commenta l'assessore alla Mobilità Loris Sartore - rappresentava un’occasione da non perdere per il Comune di Aosta, e ci permetterà, per il tramite della Regione e della società SVAP titolare della concessione del trasporto pubblico urbano, di implementare la flotta circolante in città con 2 mezzi a emissioni zero. Abbiamo chiesto che gli autobus che saranno acquistati siano elettrici in accordo con quanto aveva deciso il Consiglio comunale nello scorso mese di settembre, in materia di sostituzione progressiva del parco auto comunale, soprattutto tenuto conto del fatto che potrebbero inserirsi nelle linee delle navette urbane in tempi non vincolati alla realizzazione di infrastrutture di supporto per l’alimentazione dei veicoli come, invece, avverrebbe nel caso di mezzi a idrogeno. La scelta definitiva spetterà comunque all'Amministrazione regionale, che potrebbe privilegiare autobus a idrogeno nel caso riuscisse ad avviare in tempi utili e compatibili con l'andamento della rendicontazione al Ministero la realizzazione di un sito ad hoc destinato al trattamento dell'idrogeno stesso».

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