Parco dei Cinque Laghi, i Comuni hanno fretta “Rappresenta un’occasione di crescita per tutti”
A seguito del recente incontro avvenuto a Torino - voluto da Coldiretti per fare il punto sul progetto riguardante la costituzione del Parco dei Cinque Laghi e per ribadire da parte dell’associazione la sussistenza di problematiche inerenti potenziali vincoli e limiti del contenimento dei cinghiali - Renzo Galletto e Maurizio Fiorentini, rispettivamente sindaci di Montalto Dora e Chiaverano, nel timore di un allungamento ulteriore delle tempistiche relative all’iter di completamento del dossier di candidatura alla Regione Piemonte, hanno scritto una missiva al vicepresidente regionale dei parchi Fabio Carosso. Nella lettera si evidenzia come tutte le preoccupazioni inerenti le istanze sollevate dagli agricoltori - che rimarcano il concretizzarsi di situazioni problematiche per i loro terreni, soggetti all’azione devastante degli ungulati, qualora fosse costituito un parco in cui non fosse più possibile mettere in atto misure contenitive per la sempre crescente emergenza dei suidi in libertà - siano state ampiamente dibattute e risolte già in passato, ancor prima della presentazione del dossier.
«Non esistono condizionamenti, obiezioni di merito o presenza di vincoli - ha rimarcato Renzo Galletto - La Città Metropolitana ha avuto autorità da fare da collante a cinque amministrazioni (quelle di Montalto Dora, Borgofranco d’Ivrea, Chiaverano, Cascinette d’Ivrea e il capoluogo eporediese stesso ndr) che hanno approvato i confini del parco, nel quale non vi sono rilevanti attività agricole: si parla di un territorio prevalentemente di boschi e laghi. Nella perimetrazione del parco le aree coltivabili sono pochissime, non si spiega quindi quali gravi danni possano venire inferti nell’istituire il parco».
In previsione del dossier stilato nel 2020 erano stati presi in considerazione tutti gli aspetti positivi e negativi, giungendo alla conclusione che i primi fossero rimarchevoli proprio per le persone che vivono all’interno del perimetro. «Un’occasione di crescita e di sviluppo per tutti - ha continuato Renzo Galletto - dato che proprio gli agricoltori potranno giovarsi dell’opportunità di veicolare i propri prodotti, di farne un marchio identificativo, rilanciandoli in maniera significativa, producendo beni enogastronomici che potrebbero avviare la creazione di agriturismi o alberghi in sintonia con le attività agricole». Nella missiva si sottolinea anche, in risposta all’obiezione che senza un accordo con Coldiretti e in assenza di un piano finanziario da parte dei 5 Comuni coinvolti il progetto non potrebbe proseguire, che non sono previsti accordi finanziari tra i Comuni, i quali solo dopo l’approvazione del Ddl in tavolo di lavoro congiunto con la Città Metropolitana potranno parlare di investimenti nella promozione del Parco. Inoltre l’istituzione del Parco riguarderebbe pubbliche amministrazioni come Regione, Città Metropolitana e Comuni, non associazioni private, che sarebbero coinvolte solo in seguito per concordare eventuali strategie e obiettivi da conseguire. «In aggiunta - ribadisce il sindaco Renzo Galletto - si deve considerare che il Parco, oltre ad escludere superfici agricole di alcuni Comuni, va a coprire appunto l’area dei Cinque Laghi, già Sito d’Interesse Comunitario soggetto a specifiche restrizioni e vincoli che non verrebbero assolutamente aumentati dalla presenza del Parco stesso. L’attività venatoria è già vietata e il contenimento dei cinghiali già normato e messo in atto. Non vi sarebbero perciò altri divieti rispetto a quelli già esistenti». I due Sindaci autori della missiva ritengono infine che ogni ulteriore procrastinazione all’iter relativo alla costituzione del Parco dei Cinque Laghi, già rallentato dai due anni di pandemia, potrebbe arrecare un effettivo danno verso coloro che da tempo attendono il concretizzarsi del progetto piuttosto che indefiniti problemi verso chi lo avversa.