«Fotografare il Parco», i vincitori del concorso: terzo un valdostano
Si è conclusa la quindicesima edizione del concorso internazionale «Fotografare il Parco», organizzato dai Parchi dello Stelvio, Gran Paradiso, d’Abruzzo, Lazio e Molise e de la Vanoise, con il patrocinio di Alparc, Federparchi e la partecipazione del media partner La Rivista della Natura. La grande partecipazione di appassionati di fotografia e l’elevato valore tecnico, artistico e naturalistico delle immagini presentate hanno confermato il ruolo di rilievo che «Fotografare il Parco» ha assunto nel panorama dei concorsi fotografici.
Le tre fotografie vincitrici assolute ben rappresentano i diversi approcci e le diverse “discipline” della fotografia di natura.
Al primo posto si è classificata l’immagine fortemente evocativa di uno stambecco che affronta la forza di una bufera di neve di Stanislao Basileo; seconda classificata è la foto di Marco Antonini che raffigura la “danza della vita” di una coppia di damigelle nel delicato momento della deposizione delle uova. Il terzo posto è stato assegnato al drammatico bianco e nero, esaltato dalla gamma dei chiaroscuri, della foto di Véronique André che mostra gli effetti di una nevicata estiva sulle ripide pareti del Dent Parrachée nel massiccio della Vanoise.
«Ci congratuliamo con i partecipanti ed i vincitori per l’elevato livello qualitativo e la forte carica emotiva delle immagini presentate. - commenta Italo Cerise presidente del Parco del Gran Paradiso - In questo anno per noi molto importante, in cui celebriamo il nostro centenario, siamo particolarmente emozionati nel ritrovare nell’immagine vincitrice assoluta proprio l’animale simbolo della nostra area protetta, lo stambecco, che avanza caparbio con tutta la sua forza. Una perfetta metafora della tenacia con la quale questa specie e il Parco stesso affrontano avversità e sfide da cento anni».
Unico premiato valdostano è Massimo Arcaro di Quart, terzo classificato nella categoria «Mondo vegetale del Parco» con la fotografia «Tenerezze floreali».