Due argenti, un bronzo e diversi piazzamenti Positivo il bilancio valdostano delle Olimpiadi
Con 2 medaglie d'argento, 1 di bronzo, 1 quarto e 2 quinti posti a Pechino il bilancio per lo sport valdostano che si presentava alle Olimpiadi con 12 atleti (11 che vivono in Valle e 1 milanese tesserato per il Crammont) e 40 tecnici, skimen, dirigenti, medici e fisioterapisti è sicuramente più che significativo.
Nello sci alpino tutti si aspettavano Federica Brignone in supergigante dopo il primato in Coppa di specialità e 3 vittorie ed invece su una pista in quella gara tanto facile, "banale" come l'ha definita la carabiniera di La Salle o da "Zecchino d'oro" come l'ha dipinta Paolo De Chiesa, non è riuscita ad esprimere quel grande potenziale che le ha permesso di confermare l'argento di Pyoengchang in gigante e conquistare con giudizio il bronzo in combinata per poi uscire in slalom ed ottenere 1 vittoria e 1 sconfitta nel team event finito per gli azzurri ai quarti di finale all'ottavo posto. Ora torna la Coppa del Mondo con 2 discese oggi e domani, sabato 26 domani 27, nella vicina Crans Montana che le piace tanto per cercare di migliorare il terzo posto nella classifica generale visto che Michaela Shiffrin non è in Svizzera e poi la Brignone dovrà difendere il significativo vantaggio che ha su Elena Curtoni e Sofia Goggia nella corsa alla Coppa di supergigante a Lenzerheide e Meribel, considerando che vuole fare bene anche negli ultimi 3 giganti.
Federico Pellegrino nella sprint di fondo è stato maestoso, forse il più bello di sempre, e con una tecnica diversa rispetto a 4 anni fa in Corea è riuscito a ripetere l'argento nonostante davanti avesse lo straordinario uomo-jet e campione completo Johannes Klaebo che "Chicco" è riuscito addirittura a battere dopo una poderosa rimonta in semifinale. Pellegrino ha rimontato 2 posizioni nel finale anche nella gara a coppie ma in questa team sprint e in staffetta non era facile arrivare al podio, in tutte e 2 le competizioni chiuse al sesto e all'ottavo posto ha perso colpi nel finale un Francesco De Fabiani, partito bene ma spentosi alla distanza, “Defa” ha ottenuto anche un ottavo e un 18esimo posto, però dal gressonaro ci si aspettava di più. Greta Laurent ha vissuto da vicino la festa del suo campione e marito ma in gara nella sprint su una pista così impegnativa non è riuscita ad andare oltre il 28esino posto ed a ripetere le 3 belle semifinali di Coppa del Mondo di quest'anno. Si sono divertititi e hanno vissuto un’esperienza unica nella nuova avventura olimpica i gressonari di Thailandia, fratello e sorella, Chanloung. Karen ha fatto da portabandiera alla cerimonia di apertura e percorso 12 chilometri complessivi con un 61esimo e 63esimo posto nella sprint e nella 10 km, Mark ha invece affrontato 75 km, 49esimo nella 28 km finale e poi 52esimo, 61esimo e 73esimo in altre tre gare. Per il fondo la Coppa del Mondo riparte subito e vede impegnati i 3 valdostani che vivono a Gressoney-Saint-Jean oggi, sabato, con le gare sprint e domani, domenica, con la 15 km a Lahti in Finlandia e poi toccherà a Drammen e Holmenkollen in Norvegia e Falun in Svezia prima delle finali in Russia.
Nel biathlon Samuela Comola è stata bravissima al poligono con 5 errori in 3 gare in situazioni di freddo e vento molto difficili, quasi proibitive. Dopo il 57esimo posto nella sprint l'alpina di Champorcher ha rimontato 20 posizioni sino al 37esimo posto nell'inseguimento e in staffetta è uscita dall'ultimo poligono in testa per poi cambiare sulle code della Svezia e contribuire allo storico quinto posto delle azzurre, miglior risultato di sempre eguagliato. Didier Bionaz e Michela Carrara hanno debuttato sotto i 5 cerchi chiudendo al 46esimo e 60esimo posto le 2 gare individuali, tutta preziosa esperienza ai primi passi della carriera.
Nello snowboardcross Lorenzo Sommariva (nono in qualifica) 26esimo e Federica Gallina 22esima sono stati subito eliminati al primo turno delle finali, molto meglio sono andate le cose nella gara a coppie con il quarto posto di Sommariva in coppia con la trentina della Val di Fassa Caterina Carpano nella finale a 4 che ha regalato l'argento agli alpini Michela Moioli e Omar Visintin. Emiliano Lauzi è stato bravissimo, quinto, nello slopestyle e poco fortunato nel big air, alternando 2 cadute nella prima e terza prova (erano necessarie 2 buone) ad una seconda run da medaglia, così come in prospettiva Milano-Cortina promette bene il giovane skicross azzurro guidato da Bartolomeo.Pala, tecnico di Courmayeur.
Tra gli allenatori e gli skimen valdostani che hanno lavorato per le nazionali straniere sono da incorniciare le Olimpiadi di Patrick Favre (3 ori e 4 argenti con i biathleti francesi), di Matteo Joris e Fabio Vierin (5 ori e 9 medaglie per lo sci alpino svizzero), di Pierre Miniotti (oro in gigante con la svedese Sara Hector) e di Erik Seletto (argento con il 41enne discesista francese Johann Clarey).
Agli atleti valdostani a conclusione dei Giochi sono giunti pure i complimenti del Coni della Valle d’Aosta e del suo presidente Jean Dondeynaz. “I ragazzi valdostani, ben 11, sui 118 che hanno rappresentato i colori azzurri - dice il presidente Dondeynaz - hanno contribuito in maniera fondamentale, al medagliere. Non hanno fallito l’appuntamento per il quale hanno lavorato strenuamente Federica Brignone e Federico Pellegrino che sono stati esemplari riuscendo a gestire, da campioni, la grande pressione con la quale hanno dovuto convivere. Oltre alle nostre 2 punte di diamante il ringraziamento va a tutti i nostri ragazzi: Greta Laurent, Francesco De Fabiani, Francesca Gallina, Lorenzo Sommariva, Samuela Comola, Michela Carrara, Didier Bionaz e i fratelli gressonari Karen e Mark Chanloung in forza alla nazionale Thailandese. Guardando al futuro piace sottolineare la grande prestazione di Samuela Comola, biathleta dalla prospettiva agonistica nel top del circuito mondiale. Siamo orgogliosi e certi che, grazie anche al grande lavoro dei competenti tecnici, il mondo degli sport invernali saprà ancora garantire alla nostra regione e all’Italia i risultati di prestigio ai quali ci siamo oramai positivamente abituati.”