L’abbraccio di Champorcher a Samuela Comola E’ stata la rivelazione del biathlon di Pechino

L’abbraccio di Champorcher a Samuela Comola E’ stata la rivelazione del biathlon di Pechino
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Tutta la comunità di Champorcher si è riunita nel pomeriggio di domenica scorsa, 20 febbraio, nel piazzale davanti all'Hotel Beau Sejour per tributare un caloroso abbraccio al suo rientro da Pechino a Samuela Comola, la biathleta e alpina che ha stupito il mondo del biathlon per le sue freddezza, determinazione e precisione al poligono (5 errori in 3 gare in condizioni meteo molto difficili) alle Olimpiadi: 57esima nella sprint con 1 sola penalità, poi 37esima nell'inseguimento con 3 errori come le migliori rimontando 20 posizioni e quindi come terza frazionista nella staffetta, entrata come terza al secondo poligono ed uscita al comando con 1 sola penalità - mentre la russa Svetlana Mironova in testa faceva il giro di penalità - cambiando seconda sulle code della svedese Hanna Oeberg e davanti alla Russia con lontane Germania, Norvegia e Francia.

Per la cronaca in ultima frazione Federica Sanfilippo inseguita da tutte le big ha chiuso al quinto posto, a Sochi nel 2014 con Nicole Gontier, anche lei di Champorcher, le azzurre erano finite seste e poi diventate quinte dopo la squalifica per doping della Russia, dunque miglior risultato della storia per biathlon femminile azzurro eguagliato per Dorothea Wierer, Lisa Vittozzi, Samuela Comola e appunto Sanfilippo. Già ad Anterselva 25 giorni prima in Coppa del Mondo la Comola era riuscita ad uscire in testa dal secondo poligono per poi cambiare tra le prime 3.

Domenica quindi striscioni di ringraziamento con foto in tutto il paese a salutarla con i genitori Fabrizio e Marisa Savin, la sorella Michela, i nonni Rosina e Paolino Savin e Laura Danna ed Angelo Comola e tanta gente arrivata da tutta la Bassa Valle con i bambini entusiasti dello Sci Club Champorcher. Prima di un ricco banchetto l'hanno premiata il sindaco Alice Chanoux, lo Sci Club con il presidente Aurelio Danna e oratore il vice presidente Jean Pierre Baudin, il presidente della Pro Loco e grande "guru" del biathlon valdostano Alessio Gontier e l'assessore regionale Luigi Bertschy. "E' stata un’esperienza bellissima - ha detto la sorridente Samuela Comola - e un’emozione grandissima, sono felice delle mie gare, ho gioito per la staffetta come pure per il bronzo di Dorothea Wierer, ho sofferto molto il freddo e il vento all'inizio e poi devo rifarmi con il cibo perché al villaggio olimpico non era il massimo. Bellissima ed inattesa è stata l'accoglienza qui a Champorcher della mia gente." Ora torna la Coppa del Mondo, poi si inizierà a lavorare per Milano-Cortina 2026 con le gare previste nel “tempio” di Anterselva. "Si adesso qualche giorno a casa - ha detto Samuela Comola - e poi inizieremo la tournée al nord con Kontiolahti in Finlandia, Otepaa in Estonia e Holmenkollen in Norvegia."

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