Pays d'Aoste Souverain: «Vogliamo l’indipendenza con mezzi pacifici»
La prima reazione alla crisi tra Russia e Ucraina è giunta da Pays d'Aoste Souverain, tramite il responsabile politico Christian Sarteur, che riferendosi al discorso fatto alla nazione da Vladimir Putin, e auspicando l'indipendenza della Valle d’Aosta, osserva: «Anche la più piccola cella del mosaico ha la sua importanza! Chissà se lo Stato centralista italiano e i logori rappresentanti politici valdostani, sentendo citata come esempio la Vallée d’Aoste da Putin nello scacchiere mondiale, si rendono conto della giustezza della rivendicazioni dei nostri diritti». Christian Sarteur precisa come non sia una questione ideologica «Di Guerra Fredda tra USA e CCCP o Capitalismo o Comunismo». Il mondo avrebbe bisogno di pace e per ottenerla c'è bisogno «Di rispetto di tutti i Popoli». Per questo Pays d'Aoste Souverain «Auspica che Mosca e Kiev, al di là delle pressioni esterne, giungano a un giusto compromesso nell’interesse delle popolazioni direttamente coinvolte». Parole che avevano suscitato polemiche perché interpretate da qualcuno come filorusse. Così Christian Sarteur ha poi precisato che «Considerato l’impegno inequivocabile del popolo valdostano per la pace e l’autodeterminazione dei popoli, respingiamo l’attacco militare contro l’Ucraina». E aggiunge: «Pays d’Aoste Souverain non è “alla ricerca di Putin per esaltare l’identità”. Semplicemente, essendo un movimento politico, osserva ciò che accade nel mondo». Sarteur ricorda infine che «Pas ha tra i suoi obiettivi l’ottenimento dell’indipendenza della Vallée d’Aoste con mezzi pacifici tramite l’autodeterminazione».