Il B&B non vuole bambini: turista scrive al Sindaco La replica: “Il paese di Ayas è accogliente per tutti”
«Ad Ayas il 99 per cento delle strutture ricettive accetta volentieri i bambini, italiani e stranieri. Su 29 alberghi, 11 residence e una decina di bed and breakfast, sono solo 2 quelli che preferiscono dedicarsi ad altri target, non familiari, ma piuttosto coppie, sportivi o anziani, che ricercano una maggiore tranquillità». Lo dice Romina Obert, che è stata per 8 anni presidente degli albergatori della Val d’Ayas e che ha appena passato il testimone ad Arianna Dondeynaz dell’Hotel Monte Cervino. «Del resto, ogni albergo ha la facoltà di dedicarsi al profilo di clientela che preferisce ed è più adatto alla dimensione delle stanze o degli spazi comuni. - prosegue Romina Obert - Qualora non ci siano aree per i passeggini o per far giocare i bambini, per esempio, è più saggio indirizzarli verso strutture più consone. A maggior ragione la politica dei prezzi è una scelta gestionale: in ambito privato vale la legge di mercato».
Il tema è stato sollevato da una polemica sorta su Facebook da parte di una turista che ha lamentato il rifiuto di un B&B di ospitare la sua famiglia, poiché il figlio ha 11 anni e mezzo e la struttura accetta solo gli over 12 enni. La mamma, indignata per il diniego, ha scritto perfino una lettera al sindaco di Ayas Alex Brunod, che tuttavia le ha risposto che il Comune non può certo entrare nel merito dei prezzi e, a fronte di una struttura che non fa al caso suo, ce ne sono numerose altre libere e liete di accogliere bambini, che ad Ayas non mancano di sicuro.
«Le strutture di Ayas hanno politiche diversificate, come avviene in tutto il mondo, ed è più che accettabile e opportuno che sia così. - commenta Corinne Favre, assessore al Turismo del Comune di Ayas - Proprio perché la maggior parte è a target familiare, ben venga che una minoranza non lo sia e accontenti un altro tipo di clientela. Il B&B finito nel mirino della sterile polemica su Facebook avrà spazi piccoli, non adatti alle famiglie e avrà deciso di focalizzarsi su un’altra clientela». «Ayas è piena di bambini - rassicura ancora il sindaco Alex Brunod - e la politica di quel B&B è lecita perché ogni privato fa le sue scelte e può decidere liberamente i prezzi: è la legge della domanda e dell’offerta, così come chi telefona per prenotare può accettare come no, ed eventualmente orientarsi verso un’altra struttura».