La Magdeleine piange il sindaco e impresario edile Lino Vittaz

La Magdeleine piange il sindaco e impresario edile Lino Vittaz
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La chiesa di La Magdeleine non poteva contenere tutte le persone che nella mattinata di martedì scorso, 15 febbraio, hanno assistito ai funerali di Lino Vittaz, impresario edile e sindaco del paese dal 1990 al 1992 dopo una lunghissima attività amministrativa e di impegno a favore della sua comunità. Si è spento nella notte tra sabato e domenica scorsi, nella sua casa di Clou, tra le braccia della moglie Mirella Pinet.

Era nato il 29 luglio 1943 da papà Graziano e mamma Lina Vittaz, 3 anni prima del fratello Gildo. Nel 1973 conobbe Mirella, di Issogne e più giovane di lui di 10 anni, che era salita a lavorare a La Magdeleine all’Hotel Miravidi. Si sposarono nel 1975 e dalla loro unione sono nati 3 figli: Moreno nel 1977, Andrea nel 1979 e Simone nel 1987.

Impresario edile, ha sempre lavorato a La Magdeleine con la sua ditta nella quale sono poi subentrati i suoi figli. Consigliere comunale dal 1965 al 2000, vicesindaco dal 1975 al 1990 ha vinto le elezioni ed ha vestito la fusciacca nel 1990, per cederla poi nel 1992 a Pietro Duroux a causa dell’insorgere di problemi di salute.

Vero “madélein”, è stato una colonna portante della comunità: cofondatore e a lungo presidente della società In.Tu.La.Ma. (Incremento Turistico La Magdeleine), negli anni Settanta e Ottanta realizzò gli impianti di risalita del Comune. Proprio lì, vicino al Bar Sport, aprì il primo noleggio di sci di La Magdeleine. Fu pure tra i fondatori e tra i principali animatori dello Sci Club Tantané.

Sorridente e generoso, di carattere pacifico, da giovane era stato un ottimo giocatore di palet e per tutta la vita ha coltivato la passione per la belote.

«Lino ha passato tutta la sua vita a La Magdeleine e La Magdeleine l’ha costruita e ristrutturata, per tutta la sua vita. - ha detto durante la cerimonia funebre il sindaco Mauro Duroux - Tocca a voi figli, tocca a tutti noi portare avanti il lavoro che Lino ha fatto, perché l’amore, il lavoro e la passione che ha messo nel paese, assieme a tutti i suoi coetanei “madélein”, consente alla nostra generazione di vivere oggi in maniera agiata. Lino ci lascia un’eredità: ora tocca a noi onorare il suo lavoro lungo una vita».

Lino Vittaz lascia la moglie, i figli e gli affezionati nipoti Kristel, Greta, Samuel, Kilian e Nate.

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