«Turismo e ristorazione i più martoriati»
Nel pomeriggio di mercoledì scorso, 16 febbraio, l’assessore regionale al Turismo Jean-Pierre Guichardaz e quello allo Sviluppo economico Luigi Bertschy hanno partecipato alla riunione del Direttivo dell’Adava - l’associazione che raduna gli operatori della ricettività turistica della nostra regione - per fare il punto ora che siamo giunti praticamente al giro di boa della stagione.
«Stagione che non è da incorniciare, - commenta Filippo Gérard, presidente dell’Adava - però allo stesso modo è vero che per molti di noi sta andando relativamente bene. Non vi sono più le difficoltà lavorative riscontrate durante le feste di fine anno, con tanti positivi tra il personale e quòindi alberghi e ristoranti chiusi. Adesso la situazione è sotto controllo».
Gli stranieri stanno arrivando, fuori dall’Italia spesso le regole sono meno stringenti, «Però il danno di dicembre, quando nessuno arrivava dall’estero, non è stato recuperato. - precisa Gérard - Abbiamo voluto confrontarci con i nostri referenti politici sui temi del momento: il caro energia e l’aumento dei costi delle materie prime». Il governatore della Banca d’Italia nei giorni scorsi ha avvertito: basta aiuti a pioggia. «Infatti noi alla Regione chiediamo aiuti focalizzati sui settori martoriati dalla pandemia: turismo e ristorazione. - prosegue Filippo Gérard - Una buona stagione estiva o un discreto inverno non consentono di risollevare i conti di aziende che arrivano da 600 giorni di passione. Parlare di ristori ora è inopportuno, però bisogna prevedere sostegni agli investimenti, alle assunzioni, facilitare la restituzione dei mutui. Le aziende sono ancora fragili quando si parla di liquidità. Da parte degli Assessori ho riscontrato la disponibilità a focalizzare i sostegni su investimenti di qualità, per rendere gli alberghi migliori con prezzi più alti, e garantire un gettito fiscale maggiore».
Filippo Gérard ha incontrato anche il presidente Erik Lavevaz «Al quale abbiamo chiesto che vengano allentate le misure. La nostra parte l’abbiamo fatta, per esempio sollecitando le vaccinazioni».