Le Olimpiadi da urlo di Federica Brignone Argento e bronzo: doppietta che fa la storia

Le Olimpiadi da urlo di Federica Brignone Argento e bronzo: doppietta che fa la storia
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Federica Brignone completa oggi, sabato, nel parallelo a squadre con Marta Bassino, Luca De Alipradini e Alex Vinatzer un’Olimpiade a Pechino indimenticabile perché dopo l’argento in gigante, giovedì all’ora del cappuccino in Italia è arrivata la medaglia di bronzo nella combinata a 1”85 e 80 centesimi dalle svizzere Michelle Gisin (già oro nel 2018 in Corea e bronzo in gigante qui a Pechino e sorella di Corinne, oro in discesa a Sochi 2014), fidanzata del gigantista azzurro De Aliprandini, e Wendy Holdener.

Per la Svizzera si tratta del quinto oro nello sci alpino dopo Beat Feuz, Marco Odermatt, Lara Gut e Corinne Suter, per l’Italia della 16esima medaglia di cui 4 (2 argenti e 2 bronzi) arrivati dallo sci alpino dopo una gara con 26 concorrenti e 15 classificate e con ancora fuori, nella seconda manche, l’americana MIkaela Shiffrin, grande favorita e in un’Olimpiade per lei stregata. La Brignone in discesa era ottava a 69 centesimi dall’austriaca Christine Scheyer, poi sesta, dopo 1’33”11 della pista di Yanquing, indigesta alla carabiniera di La Salle sin dal supergigante, con appena davanti di 13 centesimi la Shiffrin e dietro di 30 e 31 centesimi le altre favorite Wendy Holdener e Michelle Gisin. Nello slalom, saltata la Shiffrin, la Brignone è scesa con giudizio, non rischiando più del dovuto e raggiante ed esuberante è salita sul podio con le 2 elvetiche. La Gisin ha vinto dopo 52”25 di slalom in 2’25”67 con 1”05 sulla Holdener e 1”85 sulla Brignone, con la ceca Ester Ledecka quarta lontana di 80 centesimi e le altre azzurre fuori gioco: Elena Curtoni nella prima, Nicol Delago e Marta Bassino nella seconda manche. “Alla luce delle mie discese di questa stagione potevo forse fare meglio nella libera - racconta Federica Brignone - ma su questa pista va bene così, in slalom sapevo di avere 3 avversarie più forti ma ho voluto dimostrare che io c’ero, era difficile ma l’ho fatto e sono orgogliosa di questa seconda medaglia.”

La vigilia della combinata era stata caratterizzata da polemiche con dichiarazioni sue e della mamma Maria Rosa Quario che hanno scatenato un putiferio mediatico. Intanto martedì la Brignone non era stata inserita dai tecnici nel quartetto delle discesiste, si è parlato di possibile esclusione a favore di Elena Curtoni e Nicol Delago, senza selezioni in pista, perché la carabiniera di La Salle si allena distaccata dal gruppo azzurro. In merito, giovedì scorso, dopo il bronzo, Federica ha sostenuto che “è andata bene in gigante e non ho dormito 2 notti, non bene in superg e sono andata un po’ in down, ho fatto bene a riposarmi e concentrarmi sulle cose giuste, ho cercato di recuperare distraendomi con altri sport, vivere il villaggio cercando di staccare la testa, in discesa è stata una decisione dei tecnici ma non avrei probabilmente voluto correre e non me la sarei sentita di occupare un posto quando non avevo feeling e c’erano atlete che potevano fare meglio di me”.

Lunedì sono poi arrivate le dichiarazioni di Federica Brignone sulle prossime Olimpiadi raccolte dal quotidiano La Repubblica: “A Milano-Cortina non andrò perché manca lo spirito olimpico, perché con gli uomini a Bormio e le donne a Cortina dello sci alpino a gareggiare in posti diversi e lontani tra loro non ci sarà il villaggio olimpico”. Subito si è scatenato il finimondo e si narra che a Pechino il presidente del CONI Giovanni Malagò, già in aperta rotta di collisione preelettorale con il presidente della Federsci Flavio Roda, e gli organizzatori del 2026 guidati in Cina da Alberto Ghezze si siano arrabbiati non poco, tanto che poche ore dopo è arrivato un comunicato della Fisi con la Brignone che precisava come “Non ho pensato ad una mia presenza fra 4 anni nelle vesti di atleta, ambassador o tifosa, non mi perderò Milano-Cortina per nessun motivo al mondo ma adesso voglio solo rimanere concentrata sulle prossime gare”. Martedì è poi uscito un articolo a tutta pagina su Il Giornale firmato dalla mamma Maria Rosa Quario, giornalista, che ha fatto discutere dal titolo “ Se lo spirito olimpico è un fuori pista di troppo, Fede stà più attenta” con “Ninna” Quario che “sculaccia” la figlia (“Sono arrabbiatissima con lei, Fede è stanca e arrabbiata con la pista di discesa che non le piace ma non è stata capace di gestire le emozioni e i suoi pensieri”) sostenendo la bontà del discorso di sua figlia ma contestandone i tempi: “Fede ha detto quello che tutti nell’ambiente pensiamo e che Milano-Cortina sarà uno spezzatino incredibile con distanze esagerate, non si pretendeva una nuova Lillehammer dove si potevano seguire 3 gare diverse in un giorno ma ci sarebbe stata anche una via di mezzo e lo spirito olimpico ormai piace solo ai romantici e non a chi deve decidere e organizzare” ha sostenuto Maria Rosa Quario, 4 vittorie in slalom in Coppa del Mondo tra il 1979 e il 1983.

Dopo l’argento stupendo di Sofia Goggia in libera, parlando a Radio Capital “Ninna” Quario ha poi dichiarato: “Sofia e Fede mai amiche sono all’opposto, Sofia ha una determinazione impressionante ma come avevo detto l’anno scorso per il recupero in 40 giorni dico che se una si rompe una gamba non credo possa tornare in 23 giorni, il suo infortunio non era così grave. Sofia è molto egocentrica, si vede molto al centro dell’attenzione, si piace e gode di questo, cerca di essere lodevole di sé stessa, Fede è esattamente l’opposto”. Anche qui fiumi di polemiche con l’ex campionessa olimpica Paola Magoni che accusa mamma Brignone. “Che dire la sportività non è mai stata il suo forte - sottolinea Lara Magoni, bergamasca di Selvino - che caduta di stile “Ninna”.” Al riguardo è intervenuto pure Davide Brignone, il fratello di Federica, che ha avuto un ruolo fondamentale in questi giorni: “Non capisco mia madre, ha tutte le ragioni per pensarle queste cose, ma perché deve dirle. Sono abbastanza stufo perché Federica le patisce queste cose.”

Per fortuna in pista Federica Brignone ha permesso che si torni a parlare di sci e…di medaglie, sperando che la sua non sia l’ultima di questa Olimpiade cinese.

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