Raccolta fondi per acquistare l’antica stampa a cui è ispirato l’affresco sulla chiesa di Issime
In poche settimane si è superato il 34 per cento della somma necessaria a comprare un piccolo sogno e portarlo fino ad Issime. Le donazioni per la raccolta fondi lanciata dall’Associazione Augusta, con l’obiettivo di acquistare una stampa antica, arrivano sia dalla piattaforma di crowdfunding GoFundMe dai bonifici bancari versati sul conto Unicredit intestato ad “Associazione Augusta” (IBAN IT 30 P 02008 31650 000003228344) e con causale “Acquisto stampa Giudizio Universale”. Servono infatti 6.500 euro per ottenere da un antiquario di Amsterdam la stampa su cui c’è il “Giudizio universale” cui Francesco Biondi nel 1698 si è ispirato si è ispirato per realizzare la facciata della chiesa. «Alla fine di luglio, ho partecipato ad Issime alla serata dedicata a Dante. - riferisce la storica dell’arte Sandra Barberi - In quell’occasione ho raccontato di aver rintracciato la stampa da cui era stata tratta la decorazione che ricopre tutta la facciata, dichiarata Monumento nazionale». Michele Musso, presidente dell’Associazione Augusta, ha sfruttato i propri contatti e, unendo le forze, si è risaliti all’antiquario che possiede una ristampa settecentesca. «Ho pensato al successo avuto dal Museo Civico di Torino - continua Sandra Barberi - che grazie a un crowdfunding aveva potuto acquistare un prezioso servizio di porcellana di Meissen. È un modo per sentirsi coinvolti, da semplici cittadini, in un progetto culturale della collettività». L’appello di Michele Musso ha incontrato la sensibilità dei paesani ma soprattutto dei turisti e degli affezionati ad Issime. «Lo studio dell’affresco, condotto per l’occasione, da Sandra Barberi - precisa Michele Musso - ha individuato nel monumentale Giudizio Universale inciso a bulino ad Anversa nel 1615 da Pieter de Jode il Vecchio il modello sul quale si è basato Francesco Biondi, adattandolo alla realtà locale con l’aggiunta dei santi più venerati a Issime e con il ritratto del committente, il parroco Jean Praz. Pieter de Jode a sua volta trasse ispirazione dalla grande tela dipinta intorno al 1585 da Jean Cousin le Jeune, oggi conservata al Museo del Louvre».