Le sculture di un gufo e di un asinello alla scuola materna di Verrès Splendide creazioni degli artigiani Giuseppe Serra e Roberta Bechis

Le sculture di un gufo e di un asinello alla scuola materna di Verrès Splendide creazioni degli artigiani Giuseppe Serra e Roberta Bechis
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Un “Ciuchino” che vorrebbe entrare a scuola e un gufo che sorride nella sua elegante saggezza ai piccoli alunni che passano in cortile: sono le due belle sculture realizzate alla scuola dell’infanzia di Verrès. «Per ragioni di sicurezza - spiega il vicesindaco Alessandro Rossi - abbiamo dovuto tagliare le due piante che si trovavano lì da decenni. Ispirandoci, però, a quanto visto in altre realtà vicine, abbiamo deciso di non sradicarle ma di renderle, nella parte restante di tronco, vere e proprie opere scultoree. Abbiamo quindi contattato il maestro verreziese Giuseppe Serra».

L’artista si è cimentato, per la prima volta, in questo tipo di lavoro che così racconta: «Non si è trattato di utilizzare solo scalpelli, ma elettroseghe. Per questo mi è stata preziosa la collaborazione con Roberta Bechis anche lei scultrice e non nuova a questa lavorazione».

Così, a partire dal mese di settembre scorso e fino a dicembre, i due noti artigiani della Bassa Valle hanno lavorato insieme con tutto l’entusiasmo di chi dedica la propria arte anche agli occhi dei più piccoli. «Abbiamo provveduto pure alla colorazione delle sculture - prosegue Giuseppe Serra - e proprio in questa fase, hanno collaborato i piccoli alunni colorando qualche piuma del gufo». Tanto entusiasmo anche da parte di Roberta Bechis, artista di Champorcher, che così commenta: «Nella mia carriera ho già avuto modo di realizzare diverse sculture a motosega, ma questa era la prima volta con due soggetti fumettistici. Il soggetto proposto da Giuseppe Serra mi è subito piaciuto e ne è nata una bella collaborazione guardando a questo giovane scultore così carico di coinvolgimento nella sua passione».

«Visto il successo delle opere e il piano sicurezza per le piante, - conclude il vicesindaco Alessandro Rossi - si provvederà, in futuro, al taglio di altri alberi pericolanti procedendo, poi, a piantarne di nuovi o, laddove le caratteristiche del tronco lo consentano, ad eseguire lavori simili a questo». Probabilmente, “Ciuchino” e il dotto gufo potrebbero avere quindi altri compagni scolpiti nei vecchi tronchi per regalare, tanto ai piccoli quanto ai grandi, l’originalità dell’arte e la suggestione di piccoli angoli di paese.

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