Concorsi, valutazioni sulla prova di francese

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Si è tornati a parlare della prova di francese nei concorsi legati alla sanità in Valle d’Aosta durante il Consiglio regionale mercoledì scorso, 9 febbraio, attraverso un’interrogazione di Pcp. «E’ mia intenzione, alla luce della sentenza della Corte costituzionale, svolgere gli opportuni approfondimenti per valutare la possibilità di estendere la medesima norma per tutto il restante personale sanitario, socio-sanitario e tecnico» ha detto l’assessore Roberto Barmasse. Nelle scorse settimane la Consulta ha dichiarato legittima la norma che prevedeva la possibilità per l’Usl di assumere, a seguito di procedure concorsuali pubbliche, con contratto di lavoro subordinato a tempo determinato di durata pari a ventiquattro o trentasei mesi, personale della dirigenza medica, veterinaria e sanitaria, senza il preventivo accertamento della conoscenza della lingua francese o italiana. Il personale doveva però impegnarsi a frequentare, fuori dall’orario di servizio, corsi per l’apprendimento della lingua francese e a sostenere, con esito positivo, la prova di accertamento della conoscenza della lingua francese o italiana entro trentasei mesi dalla data di assunzione. Oltre ad estendere la norma anche a infermieri, Oss e personale tecnico, l’Assessore ha parlato in aula anche della volontà di renderla permanente e di fare una valutazione sui tempi indeterminati.

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