Legge nazionale sulla montagna, il ministro Mariastella Gelmini incontra (finalmente) le Regioni

Legge nazionale sulla montagna, il ministro Mariastella Gelmini incontra (finalmente) le Regioni
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L’assessore regionale agli Affari europei Luciano Caveri ha partecipato - martedì scorso, 8 febbraio - nella doppia veste di coordinatore della Commissione Politiche per la Montagna della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome e di rappresentante della Regione autonoma Valle d’Aosta, all’incontro con il ministro per gli Affari regionali e le Autonomie Mariastella Gelmini, per discutere in merito alla bozza di Disegno di legge sulle Disposizioni in favore delle zone montane.

La riunione è stata convocata dal Ministro a seguito della richiesta del Presidente della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome di istituire un tavolo politico di confronto prima dell’esame preliminare del disegno di legge da parte del Consiglio dei Ministri, visto il forte interesse delle Regioni per la revisione della normativa sulla montagna. Erano presenti, pertanto, i Presidenti, o gli Assessori competenti per materia, della maggior parte delle Regioni e delle Province autonome.

Il ministro Gelmini ha rappresentato la volontà di far approvare al più presto la proposta di legge la cui principale finalità è valorizzare le specificità delle zone montane, limitarne gli squilibri economici e favorirne il ripopolamento, in una logica di superamento dei provvedimenti spot che vengono sostituiti da politiche mirate che raggiungano immediatamente il territorio.

Luciano Caveri ha ringraziato il Ministro per la volontà del Governo di adottare una nuova legge quadro sulla montagna, visto che quella attuale risale al 1994, e ha sottolineato che le Regioni e le Province autonome, riunitesi in Commissione politica il giorno precedente, ritengono fondamentale portare in Consiglio dei Ministri un testo di disegno di legge già condiviso con le Regioni e lavorare affinché che questa proposta arrivi fino alla conclusione dell’iter parlamentare, con assoluta priorità.

Prendendo atto che nell’ultima bozza trasmessa dal Dipartimento affari regionali sono state eliminate le incongruenze segnalate dalle Regioni e sono state introdotte alcune delle integrazioni proposte, Luciano Caveri ha osservato che «Le risorse finanziare destinate dalla legge di bilancio - 100milioni per il 2022 e 200milioni a partire dal 2023 - potrebbero non essere sufficienti per affrontare in maniera organica tutte le problematiche che riguardano le zone montane e per finanziare tutte le misure previste nel testo».

Inoltre, l’Assessore ha chiesto al Ministro di «definire d’intesa con la Conferenza Stato Regioni quanto valgono, rispettivamente, la quota destinata agli interventi di competenza statale e la quota per gli interventi di competenza delle Regioni e degli enti locali e ha ribadito l’assoluta centralità del tema della classificazione dei comuni montani, per la quale le Regioni chiedono di inserire in legge la previsione, entro un termine temporale stabilito, di una commissione interistituzionale con il compito di aggiornare periodicamente l’elenco dei comuni».

«È stato importante ottenere finalmente questo confronto politico tra il Ministro Gelmini e le Regioni, sino ad ora escluse dal processo di elaborazione dell’articolato normativo, per intervenire nella fase ascendente di un disegno di legge che coinvolge settori di competenza regionale» spiega l’assessore Luciano Caveri. «Ora ci aspettiamo dal Ministro - aggiunge - il testo del disegno di legge coordinato con quanto emerso nella riunione e con gli emendamenti condivisi con i referenti regionali che abbiamo trasmesso come coordinamento della Politica per la montagna, per poter poi dare in sede di Conferenza delle Regioni e delle Province autonome una valutazione complessiva».

«Forse - sottolinea ancora l’Assessore - ci fossimo trovati qualche mese fa, avremmo potuto fornire già nelle prime stesure del testo l’apporto delle Regioni e lavorare congiuntamente per arrivare all’adozione di un atto di così estrema importanza per lo sviluppo dei territori montani».

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