Pnrr, i Comuni temono la burocrazia Intanto prende il via la formazione
«La Valle d'Aosta è stata la prima regione a capire l'importanza della formazione dei dirigenti per il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza-Pnrr, è una cosa che dovrebbe riempirvi di orgoglio, come riempie di orgoglio noi che siamo stati scelti». Lo afferma Giorgio Fossa, presidente della 24Ore Business School. Nella mattinata di martedì scorso, 8 febbraio, ad Aosta è stato presentato l'accordo per la formazione dei segretari comunali, dei dirigenti degli enti locali e dei sindaci che prevede percorsi di formazione sull'utilizzo dei fondi del Pnrr. L'accordo è stato siglato da Confindustria della Valle d'Aosta, dal Consorzio degli enti locali valdostani e dalla 24Ore Business School. Giorgio Fossa, già presidente nazionale della Confindustria, ricorda come «La Pubblica amministrazione sia stata sempre criticata, ma in pandemia ci siamo resi conto del suo ruolo: è quel link che ci permette di collegare il privato cittadino con le istituzioni, e le istituzioni con le imprese». L'obiettivo dell'accordo è «Formare i dipendenti pubblici per utilizzare nella maniera più rapida i fondi del Pnrr, soprattutto per la transizione digitale ed economica - aggiunge - la preoccupazione di tutti è "riusciremo a utilizzare questi quattrini?" siamo memori delle difficoltà nell'utilizzo dei fondi europei».
Per Giancarlo Giachino, presidente di Confindustria VdA, l'accordo permetterà all'associazione degli industriali di «allargare il perimetro dell'azione a vantaggio del nostro territorio, in un'opportunità unica di sviluppo, investimenti e riforme». L'associazione presieduta da Giancarlo Giachino «darà il massimo della sua capacità: abbiamo una struttura preparata, a completa disposizione del Celva e dell'amministrazione regionale». Conclude il Presidente di Confindustria VdA: «Credo che anche la Regione debba fare una piccola riflessione per collaborare con gli altri attori coinvolti».
Il presidente dei sindaci, Franco Manes, sindaco di Doues, aggiunge: «È la prima volta che nasce una collaborazione di questo tipo. Il Celva da sempre si occupa di formazione del personale degli enti locali, nell'ultimo anno ha erogato 100 giornate di formazione». Franco Manes si dice «Convinto che da questo momento in poi si possano mettere sul tavolo, con la Confindustria e con tante altre associazioni che rappresentano il mondo produttivo valdostano, tanti progetti. Negli ultimi cinque o sei anni, il Celva ha provato a farlo in questo periodo di crisi non solo economica, ma politica e istituzionale in cui i Comuni sono diventati la spina dorsale del Paese». La 24Ore Business School è un ente di formazione privato: Giorgio Fossa spiega che «Siamo la scuola di formazione digitale più grande d'Italia, l'anno scorso abbiamo operato con 15.000 studenti. Fino al 2019, tenevamo il 100 per cento delle lezioni in presenza. Oggi il 72 per cento è online, il resto in presenza».
Il Piano nazionale di ripresa e resilienza «è caduto addosso agli enti territoriali in maniera pesante, quasi producendo dolore» afferma però Franco Manes. «Sicuramente abbiamo avvertito un distacco con le amministrazioni regionali, alla luce di come è stato impostato sembrerebbe un Piano indirizzato ai Comuni, invece è un Piano dove i Comuni tengono in mano un cerino».
Il presidente del Celva conclude con un appello alla Regione: «Invito la nostra Amministrazione regionale perché sia molto attenta nella formulazione dei prossimi bandi, per renderli adeguati ai nostri territori, semplificandoli. L'obiettivo è investire bene i fondi pubblici, non arrivare primi in una gara tra enti. Il vero problema è conoscere ai blocchi di partenza i bandi e le misure che potrebbero essere a disposizione degli enti locali. Noi venuti a conoscenza dei primi bandi in maniera quasi casuale».