Soccorso medico in montagna Un progetto per il volo notturno
Il tema del soccorso medico e di ricerca in montagna con il volo notturno è stato affrontato dal Consiglio Valle mercoledì scorso, 9 febbraio. «La bozza del Piano regionale per la salute e il benessere sociale - ha ricordato Stefano Aggravi, della Lega Vallée d'Aoste - prevede che venga avviata una valutazione tecnica e di sostenibilità per garantire il volo notturno con elicotteri per il servizio medico di emergenza e per le attività di ricerca e soccorso in montagna. Un servizio questo molto importante anche dal punto di vista turistico che supporta aree di complesso raggiungimento e distanti dall'ospedale di Aosta tant'è che sul nostro territorio ci sono 12 siti validati per questo tipo di attività. Chiediamo al Governo quale sia l'attuale configurazione del servizio di soccorso nelle ore notturne e se sia stata già affidata la valutazione tecnica prevista nel Piano regionale o se siano mai state condotte valutazioni in tal senso e con quali risultati. Vorremmo inoltre conoscere quali saranno le modalità, i tempi e i percorsi amministrativi che si intende seguire per l'implementazione del servizio».
L'assessore alla Sanità Roberto Barmasse ha risposto che «Il servizio medico di emergenza (CUS e 118) nelle ore notturne prevede un medico per 12 ore nelle sedi di Donnas, Châtillon e Aosta, un infermiere esperto di emergenza-urgenza nella sede di Morgex, un medico in Centrale Unica di Soccorso. Nell'ambito della gara per il servizio medico di emergenza con elicotteri per il periodo 29 aprile 2020 - 28 aprile 2023 è stata prevista la possibilità di sviluppo del volo notturno sul territorio regionale ed è stato chiesto alla ditta affidataria dei servizi di predisporre un progetto strutturato che è stato poi sottoposto alla Commissione elicotteri e ad analisi di fattibilità tecnica, economica e operativa da parte del Soccorso Alpino Valdostano e del Dipartimento di emergenza, rianimazione e anestesia dell'Usl. L'attivazione di questo servizio presuppone un profondo cambiamento nel sistema dell'emergenza territoriale, necessitando di una riorganizzazione interna di impostazioni e di personale. La Commissione elicotteri ha deciso di avviare una prima fase propedeutica con l'ampliamento degli attuali siti operativi certificati per l'atterraggio notturno. In vista del periodo estivo si è ritenuto di estendere tale attività oltre che alle località maggiormente interessate dagli interventi notturni con ambulanze con codice rosso, anche ai rifugi alpini della regione con maggiore frequentazione turistica. Sono in corso di approfondimento le analisi costi-benefici per definire con precisione le risorse economiche e i tempi necessari per attuare il progetto complessivo presentato dall'operatore aeronautico».