Addio a Ruggero Balduzzi storico presidente della Bcc

Addio a Ruggero Balduzzi storico presidente della Bcc
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Il suo nome è stato un punto di riferimento per il mondo degli istituti di credito valdostani, di cui con la sua professionalità e intelligenza ha scritto pagine importanti. Ruggero Balduzzi, figlio unico di Felice Balduzzi - ragioniere capo in Regione - e Teodora Tosonetti, nacque ad Aosta il 6 maggio 1939. Dopo il diploma al Liceo Classico, si laureò in Economia e Commercio a Torino. Il primo impiego fu alla Crt, che allora era in viale Conseil des Commis, come responsabile dell’Ufficio mutui. Quindi, nel 1988, entrò nella nascente Cassa Rurale ed Artigiana di Fénis, Nus e Saint-Marcel, nel 1994 diventata Banca di credito cooperativo valdostana dove ricoprì gli incarichi di vicepresidente fino al 2006 e quindi di presidente sino al 2008. Oltre a essere un manager dalle indubbie qualità che tutti gli riconoscevano, Ruggero Balduzzi era anche un amante della cultura, dato che fu vice presidente e poi presidente fino al 2019 dell’Università della Terza Età nonché a lungo membro del Direttivo e revisore dei conti della Société valdôtaine de Préhistoire et d'Archéologie. Grande appassionato di flora alpina, collaborò alla nascita del Museo regionale di Scienze Naturali nel castello di Saint-Pierre. Dal matrimonio con Nicolina Canonico, insegnante di francese - prima al Liceo Classico e poi ai Geometri -, nacque l’8 marzo 1974 la figlia Elena, funzionaria di Intesa Sanpaolo nel settore della sicurezza informatica. Innamorato della sua famiglia, Ruggero Balduzzi nel tempo libero praticava diversi sport: dallo scialpinismo allo sci di fondo e di discesa fino al ciclismo. È mancato all’età di 82 anni venerdì scorso, 4 febbraio. Giunto all’Ospedale regionale “Umberto Parini” per un sospetto infarto, visto l’aggravarsi delle sue condizioni è stato trasferito d’urgenza alle Molinette di Torino dove è spirato prima di poter essere sottoposto a un intervento chirurgico. Martedì 8, nella chiesa di Santo Stefano, don Carmelo Pellicone ha scelto parole di ammirazione per l’addio a un uomo che era stimato dall’intera comunità.

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