Giovanni Barone, raccolse il suo amore per Verrès in una straordinaria collezione di cartoline d’epoca
Giovanni Barone amava Verrès. Ne amava ogni via, ogni casa, ogni pietra. E adorava vedere come il suo paese fosse cambiato nel corso del tempo. La sua straordinaria collezione di cartoline e fotografie d’epoca faceva scorrere davanti agli occhi un film in bianco e nero in cui il castello era ancora la rovina che precedette il restauro di Alfredo D’Andrade e strade e piazze svelavano la vita sociale tra la fine dell’Ottocento e l’inizio del Novecento. Giovanni Barone - per tutti “Nino” - amava il suo paese e il suo paese amava lui. Tantissime persone hanno appreso con incredulo sgomento la notizia della sua scomparsa, giunta improvvisa nel primo pomeriggio di domenica scorsa, 30 gennaio. Aveva solo 60 anni.
Era nato il 28 novembre del 1961 da papà Giuseppe e mamma Diomira Nicod. Dopo un anno di scuola alberghiera era entrato insieme al fratello Marco nell’azienda di famiglia, che si occupava di commercio di legname e aveva sede in via Duca d’Aosta. Quando l’attività fu ceduta, Giovanni Barone aprì un negozio di vendita e noleggio di videocassette, la Videoteca Amy, prima davanti alla scuola media e poi a fianco del Bar Santa Claus. In seguito ha affiancato la moglie Dalida Occelli, titolare di un negozio di calzature e pelletterie in via Caduti per la Libertà. Lui proponeva la merce del negozio nei vari mercati della Valle d’Aosta - da Aosta a Châtillon fino a Torgnon; poi, con lo scoppio del Covid, ha iniziato a occuparsi delle vendite on line. Di carattere aperto e scherzoso, sempre pronto alla battuta e a raccontare una delle sue famose barzellette, era benvoluto da tutti. Se a casa aveva un compagno inseparabile nel suo gatto Siam, apprezzava però la vita all’aria aperta, la montagna e fare lunghe escursioni: aveva perfino percorso a piedi l’intero Cammino di Santiago fino a Finisterre con il suo amico Alessandro Duclair. Uomo di cultura e di tanti interessi, bibliofilo appassionato, custodiva un gran numero di libri, in particolare sulla storia della Valle d’Aosta. La sua collezione di cartoline d’epoca è stata oggetto anche recentemente di una interessante mostra organizzata dalla Pro Loco.
I suoi funerali sono stati celebrati giovedì scorso, 3 febbraio, nella Collegiata di Saint Gilles. Oltre alla moglie Dalida - sposata il 24 marzo del 1984 a Chiaverano, paese di origine di lei - lascia le figlie Alessandra ed Eleonora con i rispettivi compagni Alex Gaspard e Gabriele Lesto De Angelis e gli adorati nipoti Sofia e Leon Gaspard.