Piano di gestione dei rifiuti, la bozza della Giunta bocciata dai Sindaci
«Avevamo guardato con fiducia e speranza all'aggiornamento del Piano regionale dei rifiuti, convinti che rappresentasse l'occasione per osservare che la discarica presente sui nostri territori - quella di Pompiod - fosse estranea alle reali esigenze delle attività produttive della Valle d'Aosta», ma così non è stato. Ad affermarlo durante l'assemblea del Consiglio permanente degli enti locali - mercoledì scorso, 2 febbraio - parlando anche a nome del Comune di Jovençan, è la sindaca di Aymavilles, Loredana Petey. L'assemblea dei sindaci si è riunita per fornire il parere sulla legge regionale di approvazione dell'aggiornamento del Piano regionale di gestione dei rifiuti. La bozza di delibera, così com’è stata proposta al Cpel, è stata respinta all’unanimità e 14 sindaci hanno votato contro anche alla proposta di «astensione con osservazioni».
«Il piano non contiene un'attenta analisi e pianificazione sulla gestione dei rifiuti speciali nella Regione e dei suoi effettivi bisogni», sottolinea ancora Loredana Petey, chiedendo che «venga introdotto un emendamento che preveda per nuove autorizzazioni, rinnovi e revisioni, la richiesta di verifica di conformità delle discariche per rifiuti speciali non pericolosi, così come previsto dal decreto legislativo del 2020, a tutela dell'ambiente e dei cittadini». Perplessità condivise da Monica Cretier, sindaca di Champdepraz, il Comune più vicino alla discarica di Chalamy. Dopo essere stata ascoltata in commissione, Monica Cretier punta il dito contro la Regione per non aver accolto nessuna delle osservazioni presentate dai Comuni al Piano, e lancia un appello: «Chiedo la collaborazione anche degli altri Sindaci per farci sentire, perché il fatto che la Regione ci abbia detto che i controlli sui vari conferimenti non possono essere eseguiti perché c'è carenza di personale all'Arpa è vergognoso».
Oltre alle discariche, il piano non convince i Sindaci delle località turistiche per i possibili disagi nei periodi di maggiore afflusso. «La previsione della chiusura di tutti i cassonetti sui territori - spiega Alex Brunod, sindaco di Ayas -, come già avvenuto in alcune località, sta creando problemi. Pensare di avere solo cassonetti chiusi, con gli afflussi turistici che registriamo in determinati periodi, può portare all’abbandono dei rifiuti che può essere anche molto difficile da gestire e da spiegare alle persone». Le stesse preoccupazioni, abbinate all'introduzione della tariffa puntuale, sono condivise dal sindaco di Valtournenche Jean-Antoine Maquignaz, che ha sollecitato la Regione ad aprire una riflessione. La replica di Mauro Lucianaz, coordinatore dei presidenti delle Unités e sindaco di Arvier: «Se non viene promossa nessuna azione la discarica di Brissogne si esaurisce nell'arco di 10 anni», mentre «andando ad attuare le azioni del piano la discarica dovrebbe durare fino al 2036 e per questo è importante riuscire ad attuare gli obiettivi previsti».