“Confusione su regole e Dad” A Fénis protestano i genitori
La confusione sulle regole per contrastare la pandemia sconfina ormai nel surreale. Secondo quanto comunicano alla nostra redazione alcuni genitori, la classe quarta della scuola primaria di Fénis, che appartiene all’istituzione scolastica Monte Emilius 1 di Nus, è in quarantena d’ufficio per 14 giorni, nonostante i tamponi già prenotati per lunedì 31 gennaio, e pare che nessuno dei genitori abbia capito il perché. L’istituzione ha preferito disattendere la regola generale che prevede che quando i positivi nella classe sono 2, tutti gli alunni vadano in dad e rientrino a scuola dopo 10 giorni dall’ultimo contatto con il positivo, previo tampone negativo. Secondo i genitori ci sarebbero stati difetti di comunicazione e di organizzazione, con rimpallo di responsabilità tra scuola e dipartimento di Igiene dell’azienda sanitaria, con enormi disagi per le famiglie, la cui organizzazione quotidiana è devastata dalle videolezioni, e soprattutto con grave pregiudizio del diritto allo studio: «E’ stato calpestato il diritto dei bambini ad andare a scuola, trincerandosi dietro motivazioni incomprensibili» protestano i genitori.
Venendo alla ricostruzione dei fatti, venerdì 21 gennaio è emerso il primo caso positivo, di cui si è avuta notizia nel gruppo Whatsapp di classe solo sabato 22. Su indicazione della rappresentante di classe, tutti lunedì 24 si sono sottoposti al primo tampone in quanto in sorveglianza sanitaria e da qui è emerso il secondo caso di Covid. E’ partita così, secondo prassi, la quarantena, la cui circolare è stata emessa però soltanto mercoledì 26. Fino a quel momento le uniche informazioni erano quelle diffuse dalla chat di classe. La didattica a distanza è partita solo martedì 25. Uno degli alunni aveva già completato il ciclo vaccinale e un altro era guarito da meno di 120 giorni e avrebbero potuto rientrare dopo 5 giorni dal contatto con il compagno positivo, 4 bambini non avrebbero dovuto neppure iniziare la quarantena in quanto già assenti venerdì 21 e non entrati in contatto con il positivo (al punto che una bambina era già rientrata a scuola, ma dopo un giorno è stata rimandata a casa); nonostante questo, giovedì 27 è stata pubblicata sul registro elettronico una circolare che impone il ritorno alla didattica in presenza, per tutti, venerdì 4 febbraio, trattando allo stesso modo chi sceglie di fare il tampone e chi no. Pertanto, fino a giovedì 3 febbraio compreso gli alunni dovranno effettuare la Dad. «Alle numerose richieste di chiarimento da parte dei genitori, la scuola non ha dato alcuna risposta, se non che la dad debba durare 10 giorni, quando invece i 10 giorni devono passare dall’ultimo contatto con il positivo» lamentano i genitori. La dad meno dura e meglio è...