Pompiod, discarica dissequestrata e manager prosciolti
Umberto Cucchetti e Maria Antonietta Dellisanti, i 2 manager dell’azienda Ulisse 2007 che gestisce la discarica di Pompiod, sono stati definitivamente prosciolti dall’accusa di gestione illecita di rifiuti, nell’udienza che si è svolta lunedì scorso, 24 gennaio, al Tribunale di Aosta.
La vicenda giudiziaria avviata nel settembre 2019 per l’ipotesi di inquinamento ambientale si conclude quindi con la constatazione che non sono derivati pericoli per l’ambiente e non vi sono stati abusi perseguibili nella gestione della discarica di Pompiod, di cui il giudice ha disposto il dissequestro.
Umberto Cucchetti, legale rappresentante di Ulisse 2007, e Antonietta Dellisanti, direttore tecnico della discarica, avevano già ottenuto l’archiviazione dall’accusa di inquinamento ambientale.
Alla precedente udienza di giovedì 14 ottobre, il Giudice del Tribunale di Aosta aveva anche avallato la proposta dalla Procura di derubricare l’accusa di abbandono illecito di rifiuti e discarica abusiva, modificando il capo d’imputazione in “Inosservanza delle prescrizioni contenute nelle autorizzazioni” (articolo 256, comma 4 del Testo unico sull’ambiente).
I 2 dirigenti hanno quindi richiesto di essere ammessi all’oblazione, che prevede il pagamento di una sanzione in misura ridotta che estingue il reato. Il Giudice ha espresso parere favorevole in quanto «È stata eliminata qualunque situazione di danno o di pericolo» e ha indicato un’ammenda di 9.750 euro per ciascuno. In precedenza, era già stato annullato il decreto penale di condanna emesso a giugno 2020, in seguito all’opposizione degli interessati e della società Ulisse 2007.
La decisione del Giudice di Aosta segue una serie di interventi di mitigazione realizzati nella discarica da Ulisse 2007 e consistiti nella copertura con telo impermeabile dei rifiuti accumulati fino al sequestro e nella rimozione di 2 blocchi di rifiuti, benché analiticamente conformi ai limiti imposti dall'autorizzazione della discarica, su richiesta del consulente della Procura.
Si tratta di 32,2 tonnellate di rifiuti mai entrati in discarica, perché al momento del sequestro si trovavano nell’area di quarantena per le verifiche di conformità, e di 10,9 tonnellate di rifiuti (su un totale di 21.619,2 tonnellate di rifiuti messi a dimora nella discarica) estratti da uno dei 16 punti di carotaggio di controllo richiesti dal consulente della Procura. Tali rifiuti, di cui era stata comunque refertata una concentrazione di componenti chimici conforme alle soglie previste dall’autorizzazione del sito, sono stati conferiti a una discarica con le stesse caratteristiche di quella di Pompiod.
Con la chiusura del procedimento e l’ormai prossimo dissequestro della discarica, non sussiste più alcun ostacolo alla ripresa dell’iter di rinnovo dell’autorizzazione da parte della Regione Valle d’Aosta. Il titolo autorizzativo è risultato infatti perfettamente legittimo e legale, anche alla luce dell’assoluzione dell’ex dirigente regionale Ines Mancuso dall’accusa di abuso d’ufficio, avvenuta a gennaio 2021.
La società Ulisse 2007 ha chiesto di patteggiare: il Giudice ha accolto l’istanza e ha determinato una sanzione pecuniaria di 10.750 euro a definizione della posizione della persona giuridica, oltre un contributo alle spese legali delle 2 sole parti civili ammesse (Regione e Comune di Aymavilles) mentre il Tribunale non ha accolto la richiesta del Comitato discarica sicura di Pompiod.