I “No Green pass” protestano a Palazzo regionale e in Tribunale

I “No Green pass” protestano a Palazzo regionale e in Tribunale
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Torna la protesta dei “No Vax” e dei “No Green pass”. Circa 50 manifestanti si sono riuniti la mattina di mercoledì scorso, 26 gennaio, sotto Palazzo regionale, ad Aosta, in concomitanza con i lavori del Consiglio Valle. Con diversi cartelli “Restiamo in vigile attesa di... vedervi tutti in Tribunale”, i manifestanti riuniti in piazza Deffeyes hanno protestato contro quello che hanno definitio «Il clima d’odio alimentato da alcuni componenti del Consiglio Valle», oltre che contro le restrizioni per il contenimento della pandemia. Invece ieri, venerdì 28, una trentina di persone ha protestato pacificamente nei giardini “Lussu” ad Aosta, davanti al Palazzo di giustizia. I manifestanti mostravano nuovamente i cartelli con con gli slogan già visti “Restiamo in vigile attesa…”, “Il Re è Nudo” e “Stop green pass”. Inoltre, alcuni di loro sono saliti a turno negli uffici della Procura della Repubblica, per depositare una denuncia per violenza privata nei confronti del premier Mario Draghi. Si tratta di una delle ultime forme di protesta rilanciate in tutta Italia dai canali No Vax, che sfrutta un atto preconfezionato da un legale. Il modello, che espone presunte compressioni dei diritti individuali - in particolare, di quello del lavoro - a seguito delle misure introdotte per il contenimento della pandemia nel Paese, è precompilato e ogni depositario lo completa con i suoi dati.

Venerdì 4 la prima udienza

per la deputata Sara Cunial

Invece è fissata per venerdì prossimo, 4 febbraio, la prima udienza del processo che vede imputata la deputata Sara Cunial (ex Movimento 5 stelle, oggi gruppo misto) per rifiuto di indicazioni sulla propria identità personale, oltraggio e minaccia a pubblico ufficiale. La vicenda risale allo scorso 24 aprile, un sabato, quando la parlamentare intervenne, in piazza Chanoux, ad una manifestazione indetta per protestare contro le misure introdotte per il contenimento della pandemia di Coronavirus. In particolare veniva richiesta l’eliminazione della didattica a distanza.

Secondo gli inquirenti la deputata Cunial, insieme ad altre persone, si trovava davanti ad una birreria in via Gramsci e, quando i finanzieri le hanno chiesto di sciogliere l'assembramento, ha iniziato a inveire contro di loro, rivendicando l'immunità parlamentare e rifiutandosi di fornire le proprie generalità.

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