Una pietra d’inciampo davanti alla Questura per ricordare il commissario Camillo Renzi
Mercoledì scorso, 26 gennaio, alla vigilia del Giorno della Memoria, per iniziativa del Ministero dell’Interno, impegnato nel perpetuare il ricordo dei poliziotti che si opposero agli orrori del nazifascismo, anche a costo della vita, è stata posata la prima “pietra d’inciampo” nella nostra regione. La cerimonia si è svolta davanti alla Questura in corso Battaglione Aosta. La pietra, che concretizza l’adesione al progetto “Stolpersteine”, lanciato a livello europeo dall’artista tedesco Gunter Deming, ricorda il commissario di Pubblica Sicurezza Camillo Renzi, arrestato nell’agosto 1944 in Valle d’Aosta per la sua attività antinazista in favore di ebrei, partigiani e persone sottoposte a lavoro coatto e poi deportato nel lager di Dachau, da cui non ha più fatto ritorno, per esservi perito il 12 febbraio 1945. Erano presenti il questore Ivo Morelli e il sindaco di Aosta Gianni Nuti, oltre al cappellano della Polizia di Stanto Andrea Marcoz. Nativo di Mugnano del Cardinale, in Campania, il commissario Camillo Renzi - originariamente in servizio nella Squadra della Questura reale che si occupava della sicurezza dei principi di Piemonte Umberto, dal 1928, e Maria José dal matrimonio nel 1930 - venne per molte estati nella nostra regione, accompagnando la principessa e i figli.
Come ricordato dal presidente dell’Istituto storico della Resistenza, François Stévenin, il funzionario «Si mise a disposizione del movimento di Resistenza e di opposizione all’occupazione nazifascista che si era costituito, anche prima dell’armistizio dell’8 settembre 1943, con gli alleati». Nella rievocazione di François Stévenin, Camillo Renzi diede «Preziose e vitali indivazioni, via Cyprien Roveyaz del Comitato di liberazione nazionale, ai responsabili, e segnatamente al notaio Emile Chanoux, il capo della Resistenza valdostana». Fu quest’attività che gli costò l’arresto da parte dell’Ufficio politico investigativo della Guardia nazionale repubblicana, la Polizia politica del partito fascista repubblicano di nuova formazione, e della Sicherdienst SD, la forza di sicurezza dei nazisti.