Super Brignone, arriva la vittoria numero 18 Kitzbuehel, grande Guglielmo Bosca: 15esimo
Sono 18 vittorie come mai nessuna donna in Italia e 46 podi in 265 gare di Coppa del Mondo con 7 successi in gigante, 6 in supergigante e 5 in combinata in 6 anni e 83 giorni da quella prima volta il 24 ottobre 2015 a Soelden in Austria. E' con questo incredibile palmares che Federica Brignone si avvicina alle Olimpiadi di Pechino e si presenta oggi, sabato 22, alle 11.30 in discesa libera e domani, domenica 23, alle 11.45 sulla Olimpia delle Tofane di Cortina. Proprio domani la carabiniera di La Salle andrà anche all'attacco del primato in Coppa del Mondo in supergigante visto che con 327 punti è a sole 5 lunghezze dalla leader Sofia Goggia ed è pure quinta nella generale con 447 punti dopo Mikaela Shiffrin, Petra Vhlova, la stessa Goggia e Sara Hector. La bergamasca Goggia è stata protagonista sabato di una rocambolesca caduta, per fortuna senza gravi conseguenze, nella libera di Altenmarkt-Zauchensee in Austria dove la Brignone aveva già dato segnali molto positivi con il sesto posto a 87 centesimi dalla vincitrice, la svizzera Lara Gur-Behrami e 35 dal podio dell'austriaca Regina Siebenhofer, seconda azzurra dopo la brava gardenese Nadia Delago quarta nella più bella gara della sua carriera. Poi è arrivato il capolavoro di domenica in un supergigante incertissimo con continui colpi di scena, l'austriaca Ariane Raedler subito davanti alla Brignone e poi un finale imperiale della carabiniera per migliorare il suo record e portarlo a 18 vittorie, 2 in più di Sofia Goggia e Deborah Compagnoni.
Sulla stessa pista che il 12 gennaio del 2000, l’aveva vista conquistare la combinata di Coppa, la Brignone ha vinto in 1'10"84 con 7 centesimi sulla svizzera dagli occhi di ghiaccio e campionessa mondiale di discesa a Cortina Corinne Suter, 17 centesimi dall'austriaca Raedler, con quarta Marta Bassino a 43 centesimi e ottava Elena Curtoni. "Non è stata una delle migliori gare - ha confessato Federica Brignone - non stavo benissimo al mattino, tanto che ho preso un antidolorifico. Ho fatto la differenza nella parte centrale che avevo studiato bene e credo di essere stata la più regolare, ci ho messo un po’ ma con il supergigante ho trovato un bel feeling, ora siamo a Cortina dove Mondiali compresi, non sono mai entrata nelle prime 5, voglio chiudere i conti anche qui, è una faccenda che voglio risolvere." E le Olimpiadi? "Vivo 1 gara per volta, di Pechino ci preoccuperemo a tempo debito, per ora non ci penso se non per tutti i moduli che dobbiamo compilare."
A proposito di gare veloci, grande era l’attesa per quella di ieri, venerdì 21, a Kitzbuehel e Guglielmo Bosca si è superato, dopo la sfortunata uscita di sabato scorso a Wengen. Per lui il miglior risultato in carriera in discesa libera, 15esimo a 1"65 dal norvegese Aleksander Aamodt Kilde. Bosca con il pettorale 44 è risultato il secondo tra gli italiani dopo Matteo Marsaglia 12esimo. "Sono i miei primi punti in discesa e dopo tutto quello che ho passato dal 2016 ad oggi sono contentissimo. - ha detto Guglielmo Bosca al traguardo - Fare il miglior risultato in carriera sulla Streif mi riempie di orgoglio e mi da' una grande fiducia." Per lui nuova gara domani, domenica, a Kitzbuhel, visto che lo slalom è stato anticipato a oggi, sabato, e il sogno olimpico di Pechino sembra essere molto vicino.
in Coppa Europa
Sono state 2 belle giornate per Sophie Mathiou quelle svizzere di Meiringen-Hasliberg. Dopo gli impegni ad alto livello in Coppa del Mondo, per la giovane sciatrice di Gressan è stato il momento di raccogliere e così sono arrivati i suoi migliori piazzamenti in Coppa Europa, uno dopo l’altro.
Mercoledì nel primo slalom, vinto dalla svizzera Aline Danioth in 1’37”26, la Mathiou reduce da una prima manche non molto positiva tirava fuori una grande seconda discesa e concludeva come 12esima in 1’39”33, recuperando 11 posizioni. Poi giovedì si migliorava ulteriormente, andando nuovamente all’attacco nella seconda manche, addirittura con il quarto tempo, scalando questa volta 10 posizioni e passando da 19esima a nona, in 1’41”17. Prima ancora la svizzera Danioth in 1’38”47.