Addio a Adriano Bordano, gestì la Trattoria degli Amici

Addio a Adriano Bordano, gestì la Trattoria degli Amici
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Per quarant’anni è stato l’anima della Trattoria degli Amici di via Biavaz a Saint-Vincent, con il suo carattere vulcanico e allegro. Adriano Bordano si è spento venerdì scorso, 14 gennaio, all’Ospedale regionale “Umberto Parini” di Aosta. Aveva 83 anni. I suoi funerali sono stati celebrati martedì nella chiesa parrocchiale. Nato il 9 novembre del 1938, aveva imparato il mestiere di cuoco prendendo poi in gestione il ristorante di famiglia, raccogliendo il testimone da papà Giovanni. Lui era il “motore” della cucina - da cui uscivano piatti della tradizione valdostana e non solo - mentre la moglie Luisa Baudin lavorava in sala e la cognata Gabriella al bar. Una squadra affiatata che diede alla Trattoria degli Amici un’impronta di locale dove ci si sentiva a casa e che conquistò una clientela variegata. Lui era simpatico e con la battuta sempre pronta, non di rado pungente e caustica. Era a suo agio con tutti, dai ragazzini fino agli anziani. Ha gestito il locale fino agli anni Novanta, quando lo cedette ad altre persone, non più della famiglia. Buono e generoso, nei giorni dell’alluvione del Duemila si distinse nel volontariato andando a cucinare per le tante persone che erano state sfollate a Nus. Aveva la passione per la sua vigna, per lo sci - che ha continuato a praticare fin quando il suo fisico glielo ha permesso - e per i motori, in particolare per le motociclette. Guidava una Bmw 1.200, poi sostituita con uno “scooterone”.

Era rimasto vedovo della moglie nel mese di agosto del 2017. Qualche anno fa, mentre rincasava in moto da una visita al cimitero, un camion lo urtò e dal grave incidente si riprese solo a costo di grandi sforzi e sacrifici e dando prova di una straordinaria forza di volontà. Con il suo spirito da eterno ragazzo, volle comunque farsi un regalo per i suoi 80 anni e si comprò una 500 Abarth. Oltre che alla sua famiglia e agli amici, era molto legato al suo cagnolino Thor, da cui non si separava mai. Lascia il figlio Massimo (che è agente di prodotti siderurgici) con la moglie Lodovica Mandracci, il nipote Maurizio e il pronipote Leonardo.

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