Teatro Giacosa e Café du Théâtre Presentate 25 proposte di gestione
Sono 25 le proposte per la gestione del Teatro Giacosa e del Café du Théâtre presentate da associazioni culturali, di volontariato e del Terzo settore depositate al Comune di Aosta lunedì scorso, 17 gennaio. Tra 15 giorni, dopo la selezione da parte di una apposita Commissione, partirà l’iter per la “co-progettazione”. Si aprirà, così, la fase più delicata, ovvero quella che vedrà le associazioni selezionate confrontarsi con l’Amministrazione comunale per decidere il futuro delle 2 strutture. Sui nomi degli enti che hanno partecipato al bando al momento vige ancora il riserbo. L’aostana Alessia Gasparella, 34 anni, presidente dell’Associazione Aiace Valle d’Aosta che si occupa di cinema, ha coordinato le riunioni che hanno preceduto la presentazione delle proposte di gestione. «Quando abbiamo saputo che il Comune cercava associazioni ed enti interessati per far rinascere il Teatro Giacosa, ci siamo immediatamente messi all’opera per rispondere all’appello» racconta Alessia Gasparella. «Credo che l’iniziativa promossa dal Comune di Aosta rappresenti una sfida complessa, - prosegue Alessia Gasparella - ma anche stimolante per il territorio valdostano, così da avere la possibilità di creare all’interno delle mura storiche del Giacosa un luogo di scambio e progettazione, nonché di sinergie multidisciplinari». Alessia Gasparella sottolinea che non sarà un percorso semplice e aggiunge che «Confidiamo nel fatto che il progetto portato avanti dal sindaco Gianni Nuti e dalla sua Giunta sarà in grado di raccoglierne la sfida e mettere tutte le realtà nelle condizioni di operare al meglio. Il Teatro Giacosa è senza dubbio il luogo ideale per molti dei progetti che gli enti del terzo settore, inclusa la nostra associazione, hanno in cantiere. Progetti che per quanto riguarda Aiace Valle d’Aosta si stanno già ampliando proprio grazie a questa iniziativa, che ci ha permesso di entrare in contatto con realtà che non conoscevamo. Questa prima fase conoscitiva è stata dunque una preziosa occasione di scambio tra i vari rappresentanti di enti e associazioni del territorio e siamo entusiasti all’idea di continuare a collaborare insieme per riaprire le porte di questo storico teatro a tutti i valdostani».
Non può che essere soddisfatto colui che per primo ha lanciato la “sfida”, ovvero il sindaco di Aosta Gianni Nuti, che commenta: «Confidavo in un grande interesse e devo dire che 25 proposte sono un grande successo. Sono contento soprattutto per la loro eterogeneità e per l’autorevolezza che esprimono. Sono soggetti che operano da molto tempo sul territorio valdostano e in tantissimi settori». Gianni Nuti spiega che oltre ad associazioni che si occupano di spettacolo si sono proposte quelle che si dedicano all’inserimento nel mondo del lavoro di persone svantaggiate, alla ristorazione, alla musica, alla promozione della cultura valdostana nonché istituzioni scolastiche ed enti di alta formazione. «Un bel mix che fa piacere, ma devo precisare che non potremo accogliere tutti, perché chi non verrà ritenuto idoneo dalla Commissione sarà scartato» precisa il sindaco Gianni Nuti. La vicesindaca con delega alle Finanze Josette Borre aggiunge che «Trattandosi comunque di una gara, comunicheremo le proposte idonee che sono arrivate in Comune, e poi comincerà la vera e propria co-progettazione. Adesso viene la parte più difficile e allo stesso tempo più entusiasmante. L’atmosfera che abbiamo respirato durante gli incontri è stata buona, ci sono molte idee e ovviamente anche alcuni dubbi su come concretizzarle. Proprio grazie al confronto tra ogni progetto si riusciranno a mettere assieme tutti i punti di vista di chi gestirà le 2 strutture. Siamo comunque soddisfatti, e ora aspettiamo il contributo dei partecipanti e di vederet le loro proposte».