Sci, piste a numero chiuso
La Valle d'Aosta è in zona arancione e i primi a farne le spese sono gli impianti di risalita che devono fare i conti con l'accesso contingentato degli sciatori. La Giunta regionale ha infatti approvato un protocollo che definisce «Il limite di presenze per ciascun comprensorio sciistico della regione, in zona arancione o in zona rossa, qualora sia prevista l'apertura degli impianti di risalita secondo la normativa vigente», si legge in una nota, stabilendo «Un tetto massimo di titoli di viaggio vendibili, determinato in base alle caratteristiche della stazione».
Come previsto dall'ordinanza firmata dal Ministero della Salute, lo scorso 2 dicembre, il numero massimo degli skipass giornalieri vendibili per ciascun comprensorio è stato calcolato sulla base dei criteri concordati dalla Regione con l'Usl della Valle d'Aosta, dopo un confronto i rappresentanti di categoria e delle strutture ricettive. Terrà conto non solo delle quote giornaliere, ma anche di quelle settimanali e stagionali. Nella pratica, il sistema regionale di gestione della bigliettazione partirà dal tetto di titoli vendibili indicato per ciascuna stazione sciistica valdostana per conteggiare tutte le prenotazioni ed effettuare il monitoraggio degli accessi, al fine di evitare il superamento del numero massimo di presenze concordato. Gli sciatori dovranno quindi effettuare una prenotazione sia per i biglietti giornalieri che plurigiornalieri, al momento dell'acquisto online oppure alle casse della stazione, mentre i possessori di biglietti stagionali o teleskipass dovranno procedere con la prenotazione online.
Per quest'ultima categoria di biglietti, precisa la Regione nella nota, l'esercente «Potrebbe decidere di non richiedere la prenotazione, in tale evenienza effettuerà un monitoraggio costante degli accessi al fine di garantire che il limite determinato dal contingentamento non venga superato». Al raggiungimento del tetto massimo di presenze, si interverrà bloccando le vendite e limitando gli accessi.