Via libera alla proposta di legge sull’istituzione dell’Osservatorio sulla criminalità organizzata
La prima Commissione consiliare Istituzioni e Autonomia, riunita nel pomeriggio di giovedì 20 gennaio, ha espresso parere favorevole a maggioranza, con l'astensione del gruppo Progetto civico progressista, sulla proposta di legge per l'istituzione dell'Osservatorio regionale permanente sulla legalità e criminalità organizzata e di tipo mafioso.
Depositata lo scorso mese di novembre dai componenti dell'Ufficio di presidenza Alberto Bertin, Corrado Jordan, Aurelio Marguerettaz, Paolo Sammaritani e Luca Distort, l'iniziativa si compone di 10 articoli e intende intervenire per rafforzare il presidio della legalità nel territorio istituendo, presso il Consiglio Valle, un Osservatorio permanente quale organo provvisto di una propria fisionomia e struttura, di autonomia regolamentare e funzionale.
«Abbiamo sentito 2 componenti della Commissione straordinaria del Comune di Saint-Pierre - dichiara il vicepresidente della Commissione Giulio Grosjacques dell’Union Valdôtaine - la referente dell'Associazione Libera Valle d'Aosta e il Presidente del Consiglio comunale di Aosta. Dalle audizioni è stata confermata la bontà e la completezza dell'impianto della proposta»
«Soddisfazione» è espressa dal presidente del Consiglio, Alberto Bertin che relazionerà in Aula sul testo di legge. «Con l'istituzione dell'Osservatorio, - sostiene il presidente Bertin - aggiungiamo un ulteriore strumento di conoscenza del fenomeno mafioso, il cui sviluppo è in continua evoluzione e che necessita di un'attenzione costante».
i motivi dell’astensione»
In una nota le consigliere di Progetto civico progressista Erika Guichardaz e Chiara Minelli spiegano i motivi dell’astesione sostenendo che l’esame del testo è iniziato e si è subito concluso. Secondo Erika Guichardaz e Chiara Minelli «Senza tener conto di quanto emerso dalle audizioni, dal dibattito e dalle richieste di approfondimento e di modifica per migliorare il testo formulate dal nostro gruppo e dagli auditi, si è voluto votare frettolosamente la proposta di legge con la nostra astensione e il voto favorevole di Forza Italia in rappresentanza del consigliere Claudio Restano, assente per motivi personali».
«Siamo profondamente convinte dell'importanza di tale Osservatorio che la Regione aspetta da tempo - aggiungono Erika Guichardaz e Chiara Minelli - ma riteniamo che la relazione e l'articolato proposti siano poco incisivi, soprattutto se paragonati con altri testi quali la precedente proposta di legge (mai approvata) presentata dai consiglieri Bertin, Certan, Chatrian, Morelli e Roscio nel 2015 e lo schema-tipo elaborato dall’Assemblea dei Presidenti delle Assemblee legislative delle Regioni e Province autonome».
«In particolare - concludono le Consigliere di Progetto civico progressista - nella composizione dell'Osservatorio non viene inserita tra i membri effettivi l'associazione Libera che opera da anni in Valle d'Aosta per la legalità; non si prevedono fra le associazioni invitate quelle ambientaliste, che monitorano il fenomeno delle ecomafie; non è previsto un ruolo specifico per la costituenda Consulta per la legalità del Comune di Aosta e per il Tavolo tecnico permanente sulla corresponsabilità educativa e sulla legalità, che da tempo opera fattivamente sul territorio regionale; infine non si è armonizzata questa proposta con altri strumenti già esistenti quali la legge numero 11 del 2010. A differenza di quanto affermato dal Vicepresidente di Commissione, l'impianto della proposta manca di completezza e organicità, tant'è che il primo firmatario, Alberto Bertin, l'ha definita un "work in progress", ammettendo che dovrà essere modificata fin da subito».