Centro di procreazione medicalmente assistita, dalla prossima estate i lavori di ristrutturazione

Centro di procreazione medicalmente assistita, dalla prossima estate i lavori di ristrutturazione
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Partiranno la prossima estate i lavori di ristrutturazione totale del Centro di procreazione medicalmente assistita - Pma di Aosta, al piano terra dell’ospedale Beauregard. «Da 3 anni a questa parte siamo in continua crescita - evidenzia il dottor Stefano Mosca, responsabile del Pma - sia come accessi di prima visita, sia per quanto riguarda le visite successive, ma anche per il numero di cicli effettuati, quindi sia per i prelievi ovocitari e sia per i transfer embrionali. Al momento stiamo cercando di riequilibrare le prenotazioni e la struttura del reparto perché non stiamo più dietro alle richieste che arrivano, quasi l'80 per cento da fuori Valle. La ristrutturazione permetterà di migliorare il servizio, grazie alla modernizzazione dei locali e delle attrezzature ed anche di partire con un progetto di screening sui malati di fibrosi cistica che possono avere anche problemi di sterilità».

L’attività del Pma di Aosta riguarda coppie che arrivano, oltre che dalla Valle d’Aosta, soprattutto da diverse regioni, tra cui Veneto, Liguria, Lombardia, Lazio, Sicilia e Toscana. «Noi qui cerchiamo di risolvere l'infertilità: è un problema molto sentito e presente, che colpisce una buona percentuale delle coppie. - sottolinea ancora Stefano Mosca - Innanzitutto facciamo uno studio approfondito della coppia, valutando dove sia il problema, e quando lo troviamo cerchiamo naturalmente di risolverlo. In alternativa proviamo ad ottenere comunque la gravidanza con dei percorsi specifici, quello più frequente è la cosiddetta “Fivet”, la fertilizzazione in vitro ed embrio transfer, dove stimoliamo la paziente con dei farmaci per ottenere più ovociti possibili, i quali vengono poi fecondati in vitro dalle nostre biologhe. Successivamente viene effettuato un transfer embrionario. Abbiamo riscontrato una percentuale del 25 per cento di successo, leggermente superiore alla media italiana, ma dipende tanto dall'età media delle pazienti, che nel nostro centro è superiore rispetto a quella nazionale».

Oltre alla “Fivet” ad Aosta vengono svolte la “Iui - Inseminazione intra-uterina”, la “Icsi - Iniezione intracitoplasmatica dello spermatozoo”, che prevede la iniezione artificiale in laboratorio dello spermatozoo all'interno della cellula uovo femminile e la “Tese” con l’estrazione chirurgica degli spermatozoi, tecnica chirurgica eseguita in anestesia totale.

«Sono tutti percorsi pesanti - ricorda ancora il dottor Mosca - che impegnano la coppia dal punto di vista psichico, temporale ed economico, soprattutto per quanto riguarda i pazienti extravaldostani. Riguardo alla parte psichica abbiamo, fin dalla prima visita, il supporto di una psicologa, mentre dal punto di vista economico le spese sono quelle per i viaggi e la permanenza in Valle d'Aosta durante il trattamento, dato che noi siamo un centro pubblico e la maggior parte delle prestazioni sono gratuite e con dei ticket minimi mentre i farmaci sono prescritti dal Sistema sanitario nazionale con la stesura di piani terapeutici».

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