Il Duo Armodia di Riccardo Sabbatini e Luca Casella
Discreti e geniali, Riccardo Sabbatini e Luca Casella hanno iniziato per gioco a far musica assieme e dalla loro collaborazione è nato il Duo Armodia. «Eravamo in vacanza con un gruppo di amici in Sardegna, nel 2010. - racconta Luca Casella - Faceva caldo, così ci siamo spostati all’ombra e, per gioco, abbiamo eseguito “Mattinata” di Leoncavallo. Il risultato ci è piaciuto e abbiamo continuato a far musica assieme, scegliendo soprattutto cover».
Luca Casella, classe 1973, dalla natìa Aosta si è già spostato a Torino, per gli studi in Conservatorio, e poi è tornato nella nostra regione, creando una formazione complessa che al diploma in canto lirico affianca lo studio del pianoforte classico, della composizione, della musicoterapia e infine del canto pop con la tecnica del “belting”, presa in prestito ai musical americani.
Riccardo Sabbatini, nato a Savona nel 1967, ha allestito un piccolo studio di registrazione privato nella sua casa di Gignod, dove nascono le creazioni di Armodia. Diplomato in chitarra classica, ha seguito master con Angelo Gilardino e Luigi Biscaldi, poi si è dedicato anche allo studio della composizione e dell’informatica musicale. Il nome Armodia nasce in occasione di un concerto del duo nel 2019. «Non volevamo chiamarci solo con i nostri nomi - spiegano Riccardo Sabbatini e Luca Casella - così abbiamo unito le due parole armonia, creata dalla chitarra di Riccardo, e melodia, il canto di Luca». Il loro primo repertorio mescola classico e pop: accanto a Leoncavallo c’è il brano sacro “Panis angelicus”, ma anche “Caruso” di Lucio Dalla o “Il mare calmo della sera” di Andrea Bocelli. I due amici cominciano a comporre insieme: chitarra, pianoforte, voce sono i loro strumenti ma non pensano ai testi. La svolta arriva nel 2019. «Avevo partecipato al docufilm del 2013 “Per altri occhi” di Silvio Soldini, ero il protagonista di una delle storie. - racconta Luca Casella, che è non vedente - In occasione del film avevo conosciuto Simone Fanti, del Corriere della Sera, e tramite lui ci è stato proposto di partecipare, a Milano, alla rassegna “I talenti delle persone InVisibili”, organizzato all’Associazione Culturale Milano In Musica. Abbiamo incontrato Francesco Caprini, dell’agenzia “Divi in azione”, che è diventato il nostro agente e ci ha proposto di scrivere anche testi, oltre alle musiche. Ma noi non siamo letterati e sulle prime abbiamo lasciato perdere». Intanto però Riccardo Sabbatini ci ragiona e ha un’idea. «A gennaio 2020 - continua Luca Casella - avevamo appuntamento con Francesco Caprini a Milano e abbiamo concordato di seguire il suggerimento di Riccardo e musicare poesie già scritte: il periodo che abbiamo scelto è quello tra fine Ottocento e inizio Novecento». Comincia così un accurato lavoro di ricerca, che ha portato sia a scoprire poeti poco noti sia a dare musica a testi inconsueti di autori noti. Per ora i brani originali, accennati sul sito ufficiale duoarmodia.com e disponibili su tutte le piattaforme musicali, sono quattro: “Il canto del cieco”, testo di Sergio Corazzini, “L’amour caché”, testo di Félix Arvers, “Il vento”, testo di Lucia Giaconi, e la poesia giocosa “Le golose”, insolita per il malinconico Guido Gozzano. «Stiamo per pubblicare la nostra versione di “Ballatella” di Arrigo Boito. - annuncia Luca Casella - L’obiettivo è arrivare almeno a dieci brani e pubblicare un album».