Patologie psichiatriche, disturbi alimentari e dipendenze: le nuove disposizioni regionali per la cura
Cambia in Valle d’Aosta l’assistenza alle persone affette da patologie psichiatriche, dipendenze patologiche e disturbi del comportamento alimentare. Le novità sono state ratificate dalla Giunta regionale nella seduta di giovedì 30 dicembre scorso, al termine di un confronto condotto nei mesi scorsi con l’Usl e le associazioni dei pazienti. «Con questo intervento - spiega l’assessore regionale alla Sanità Roberto Barmasse - si intendono dare risposte di maggiore qualità ed efficacia nella presa in cura degli assistiti. In particolare, evidenzio tre importanti novità: l’introduzione del Piano di lavoro quotidiano individuale (Plqi) che permette di superare la logica dei minutaggi standard posti in capo alle diverse figure professionali, con l’obiettivo di una maggiore personalizzazione delle cure, attraverso specifici obiettivi individualizzati declinati nel Piano terapeutico riabilitativo personalizzato e nel Piano di trattamento individuale; l’integrazione del sistema delle strutture e dei servizi con nuovi modelli organizzativi di erogazione dei trattamenti riabilitativi, quali il modello del “Budget di salute” e del “Quality of life” dei pazienti e delle loro famiglie promossi dall’Istituto Superiore di Sanità; l’introduzione nel modello organizzativo di erogazione dei servizi della figura degli utenti e dei familiari esperti (Ufe) e del supporto tra pari (“peer support”) nonché di specifici interventi per l’autonomia abitativa supportata». «Le nuove disposizioni regionali - prosegue Roberto Barmasse - sono l’esito del proficuo lavoro di collaborazione e di confronto svolto nei mesi passati tra i referenti competenti dell’Assessorato della Sanità, Salute e Politiche sociali, dell’Usl VdA, dei soggetti privati erogatori dei trattamenti di cui trattasi, nonché delle associazioni dei pazienti psichiatrici e con dipendenze patologiche, importanti interlocutori con i quali si intendono continuare a svolgere regolari momenti di riflessione e valutazione circa l’applicazione dei nuovi requisiti e per la messa a punto di un modello di presa in cura che, anche per le peculiarità geografiche della nostra regione, possa sempre più garantire efficaci risposte a livello di servizi territoriali».